La crisi rilancia l’economia a due ruote

Un amore impossibile quello tra la Capitale e le due ruote. Lo ripetono in molti e gli elementi a sostegno di questa tesi, in effetti, non mancano. Troppo traffico, e disordinato, troppo smog, troppe strade malmesse. E poi i sette colli, troppi pure quelli. Un saliscendi continuo non adatto a chi pedala per sfizio. Per non parlare delle piste ciclabili: perché sì, è vero, sono più di venti, ma secondo chi le frequenta ci sarebbero dei tratti dove a momenti si rischia la pelle. Vedi la tentata aggressione della settimana scorsa avvenuta all’altezza di Tor di Quinto ai danni di un malcapitato ciclista. Sulla sua strada aveva incontrato una baby gang decisa a fargli lo scalpo. In questo contesto apparentemente ostile stupisce dunque ancor di più il boom di servizi imperniati sull’uso delle due ruote - dai taxi con i pedali ai pony express in bicicletta - che c’è stato negli ultimi mesi. Colpa della crisi e del prezzo della benzina? Probabile.
Il servizio di bici-risciò, per esempio, realizzato grazie alla collaborazione di associazioni di detenuti ed ex-detenuti, è stato inaugurato a maggio con la benedizione dell’assessore all’ambiente Fabio De Lillo e se, a fine anno, i risultati ottenuti saranno incoraggianti, così come ci si aspetta, allora resterà operativo. Il progetto, in favore della mobilità sostenibile, in realtà aveva già visto la luce nel 2007, ma la mancanza di sostegno economico da parte dell’allora amministrazione comunale gli fu letale. Questa volta, però, le cose dovrebbero andare diversamente: la possibilità che gli eco-taxi con risciò diventino parte integrante del trasporto pubblico è più concreta che mai. Alla faccia di chi dice che Roma non è una città a misura di bicicletta.
A scardinare l’assunto dell’amore impossibile tra l’Urbe e le due ruote ci pensa anche l’associazione «Velocittà» che sforna di continuo idee in grado di rivoluzionare la mobilità a beneficio dell’ambiente. Tra queste fa la sua figura il servizio di pony express a impatto zero, i primi corrieri espressi in bicicletta della Capitale. Trasportano lettere, libri, pacchi di piccole dimensioni nell’area compresa all’interno del Gra. Per le corse singole si spendono dai 7 ai 14 euro a seconda della zona in cui gli si chiede di andare. La consegna avviene entro tre ore dal ritiro, ma se il cliente ha urgenza allora scatta la modalità «krono», neanche fossimo al Giro: missione compiuta in un’ora al massimo. A un anno dalla loro comparsa sono una settantina i pony express a pedali che ogni giorno schizzano da una parte all’altra della città incuranti del traffico, dello smog, delle buche e di tutti e sette i colli.
Sulla stessa linea d’onda il servizio di advertising itinerante messo a punto sempre dalla stessa associazione. «Pubblicittà», questo il nome del servizio, si rivolge alle aziende che vogliono far conoscere la propria attività attraverso il noleggio di bici con carrello pubblicitario al seguito, ovvero un pannello con reclame incorporata fissato alla ruota posteriore di ogni mezzo. Uno strumento originale che offre la possibilità di veicolare il proprio messaggio promozionale attraverso la città senza gravare sull’ambiente.

A fronte di tutto questo i critici forse dovranno ricredersi: sì, il bikesharing fa fatica, le piste ciclabili vanno messe in sicurezza, e le associazioni degli amanti della bici avranno pure ragione a dire che chi pedala in questa città non ha vita facile, ma in fondo pare proprio che tra la Capitale e le due ruote, nonostante le difficoltà, la cosa funzioni. Un amore, il loro, all’insegna del «famolo strano», questo è vero. Ma che pur sempre di amore si tratta.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica