La crisi europea preoccupa anche gli Stati uniti, come sostiene il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, sottolineando che la crescita americana e mondiale è ancora lenta ma i timori di una recessione sono "un po' diminuiti".
L’Europa, però, si sta per Geithner "chiaramente muovendo" verso una soluzione della crisi del debito, perché i Paesi dell'Unione stanno parlando "di un insieme di misure molto più complete" di quelle previste in passato e si sono impegnati a presentare un pacchetto di proposte la prossima settimana. Per questo motivo gli Usa continueranno a sostenere l’Eurozona e a giucare un "ruolo importante" attraverso il fondo monetario che "ha risorse finanziarie notevoli che non sono impegnate e che sono disponibili". Quindi i contribuenti americani "non perderanno un penny" degli aiuti stanziati col Fmi.
I rapporti tra Europa e Usa non è comunque dei migliori. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto oggi che i paesi pronti a dare lezioni all’Europa dovrebbero smetterla di rifiutare la tassa sulle transazioni finanziarie. Il riferimento è a Stati Uniti e Cina che sono apertamente contrari.
Della crisi dell'Eurozona si sta discutendo nella riunione di ministri e banchieri centrali del G20. In molti chiedono agli europei quale soluzione sceglieranno.
Da settimane si parla anche di un sostegno internazionale ai Bond sovrani europei da parte di Cina e Brasile, ma finora non sono emersi accordi espliciti.La presidenza francese del G20 ha parlato però di ricapitalizzazione delle banche, ristrutturazione più sostanziale del debito greco, rafforzamento del fondo salva-stati Efsf.
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