Economia

Crolla il mercato dell'auto: l'Europa in calo del 9,2% Molto male l'Italia: -19%

Per il sesto mese consecutivo, a settembre il mercato europeo dell’auto chiude in "rosso". Giù le principali piazze europee. In Italia a settembre le immatricolazioni sono state 154.429: sono in calo del 18,9% rispetto allo scorso anno

Crolla il mercato dell'auto: 
l'Europa in calo del 9,2% 
Molto male l'Italia: -19%

Roma - Per il sesto mese consecutivo, a settembre il mercato europeo dell’auto chiude in "rosso". Secondo i dati diffusi dall’Acea, il mese scorso le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 paesi Ue più quelli Efta) sono ammontate a 1.261.643 unità, in calo del 9,2% rispetto allo stesso mese del 2009 quando segnarono 1.389.211 unità.

Crolla il mercato dell'auto Ad agosto il mercato europeo aveva registrato una flessione del 12,1%. In Italia a settembre le nuove immatricolazioni erano state 154.429, in calo del 18,9% rispetto ad un anno fa. In calo anche il consuntivo europeo dei primi nove mesi. Da gennaio a settembre si sono immatricolate in Europa 10.564.453 nuove vetture, segnando un calo del 3,7% sullo stesso periodo del 2009. In forte calo a settembre tutti i cinque principali mercati europei. La flessione più accentuata l’ha segnata la Spagna (-27,3% a 56.280 unità), seguita dall’Italia (-18,9% a 154.429), dalla Germania (-17,8% a 259.748), la Gran Bretagna (-8,9% a 335.246) e la Francia (-8,2% a 169.944). In controtendenza, mercati come l’Irlanda (+93,9%) o la Latvia (+79,6%) i cui forti progressi - sottolinea l’Acea - derivano dai bassi livelli del mercato nel 2009 e nel 2008. Nel consuntivo dei primi nove mesi del 2010 il panorama è più variegato. Mentre in Francia il mercato rimane stabile (+0,8%) rispetto allo stesso periodo del 2009, Gran Bretagna (+7,8%) e Spagna (+16,2%) registrano buoni progressi, mentre da gennaio a settembre risulatno in declino Italia (-4,4%) e Germania (-27,5%).

Il calo maggiore l’ha segnato la Bulgaria (-37,8%), mentre l’incremento più accentuato lo ha regiostrato l’Irlanda (+52,3%).

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