Cronaca giudiziaria

"Appalti pilotati". Quattro arresti: c'è pure il figlio dell'ex ministro Visco

Il figlio dell'ex ministro diessino raggiunto dalla misura cautelare assieme a un avvocato romano e due imprenditori. La procura, a vario titolo, li accusa di reati di corruzione e traffico di influenze illecite

"Appalti pilotati". Quattro arresti, c'è anche il figlio dell'ex ministro Visco

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Denaro e altre utilità in cambio di appalti e assunzioni. Con questa accusa, su richiesta della procura di Roma, questa mattina i finanzieri del nucleo speciale Polizia valutaria hanno fatto scattare gli arresti domiciliari per un ex dirigente pubblico, un avvocato romano e due imprenditori. Tra loro, a quanto si apprende, c'è anche un nome di peso: quello di Gabriele Visco, figlio dell'ex ministro diessino delle Finanze, Vincenzo Visco, e fino a pochi mesi fa dirigente pubblico di Invitalia.

Le accuse contestate dalla procura, a vario titolo e a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze illecite. "L'indagine ha consentito di ipotizzare un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato nel quale un ex dirigente pubblico (Visco, ndr), con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, l'aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l'assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest'ultimo", si legge in una nota della procura stessa.

Nell'ambito delle operazioni condotte, i finanzieri del Nucleo speciale Polizia valutaria hanno eseguito anche un sequestro preventivo, anche per equivalente, per un ammontare di 230mila euro. Sempre stando a quanto si apprende, infatti, sarebbe emersa anche "una vicenda corruttiva nella quale l'ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza (per un importo di 230 mila euro) presso l'ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate".

Cinquantuno anni, Gabriele Visco, è figlio di Vincenzo, ministro delle finanze del primo governo Prodi, di due governi D'Alema e poi ancora al vertice del Mef, con delega alle finanze, quando Romano Prodi era a palazzo Chigi, tra il 2006 e il 2008. Nel luglio 2007, dopo un'esperienza in Telecom, il professionista romano era diventato dipendente di Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, con l’incarico di responsabile degli Investimenti esteri e della Programmazione controllo di innovazione e competitività. Incarico durato fino a pochi mesi fa.

La società, controllata dal Mef, al tempo dell'assunzione di Gabriele Visco era guidata da Domenico Arcuri.

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