Garlasco, quel capello tra i rifiuti che può svoltare il caso: ora il dna

Si tratta di un reperto di 3 cm di cui nessuno pare fosse a conoscenza, che è emerso durante l'esame della spazzatura di casa Poggi

I Ris tornano a Garlasco per ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue con nuovi strumenti
I Ris tornano a Garlasco per ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue con nuovi strumenti
00:00 00:00

Dai reperti trovati nella spazzatura di casa Poggi, aperti durante il secondo round dell'incidente probatorio, è spuntato un nuovo elemento. Non c'erano solo il piattino, il Fruttolo, l'Estathe e i resti di una colazione che, secondo gli inquirenti, Chiara Poggi non avrebbe consumato da sola: come riferisce La Repubblica, nel sacchetto c'era anche un capello di 3 cm. È emerso verso la fine della giornata di esami, poco prima che i laboratori della polizia scientifica di Milano venissero "spenti" da un blackout, e inizialmente non era chiaro cosa fosse. Viste le dimensioni, è stato avanzato anche il dubbio che potesse trattarsi di un pelo di gatto, dal momento che in casa Poggi ce n'era uno. Tuttavia, a un'analisi più completa, i periti hanno concordato che potesse essere un capello, che potrebbe essere di Chiara o di chiunque fosse in quella villetta la mattina del 13 agosto 2007.

Proprio a fronte della rilevanza che potrebbe avere per l'indagine, considerando che la spazzatura era quella di poche ore e che Chiara Poggi in quei giorni era sola in casa, visto che la famiglia era in Trentino, quel capello ora verrà attentamente analizzato. Lo scopo sarà quello di provare a estrarre del Dna: non è stato reso noto se in quel reperto pilifero ci fosse anche il bulbo, quindi non è possibile sapere se sarà possibile estrarre il Dna nucleare, che viene utilizzato per le identificazioni univoche. Tuttavia, è possibile estrarre comunque il Dna mitocondriale, che viene ereditato solo dalla madre. Questo tipo di Dna serve per escludere sospetti o stabilire relazioni di parentela, non permette l'identificazione univoca ma è comunque un punto di partenza.

Questo capello potrebbe risolvere il caso o potrebbe non aggiungere nulla alle nuove indagini, solo la scienza potrà dare risposte in tal senso. I capelli che furono analizzati nel 2007, che vennero ritrovati nelle pozze di sangue di casa Garlasco, permisero di estrarre solo un aplotipo mitocondriale, che in quel caso era compatibile con il corredo genetico della vittima, così come l'unico capello da cui venne estratto il Dna nucleare. Non vennero mai analizzati i capelli trovati nel lavandino di casa Poggi, laddove l'assassino si sarebbe lavato le mani per eliminare ogni traccia.

Ed esiste, ed è stata repertata, anche un'impronta sul telefono di casa Poggi, che potrebbe diventare un tassello in più della ricostruzione. Non è menzionata nelle relazioni dei Ris, benché gli stessi l'avessero lavorata, e difficilmente potrà portare a una identificazione, però potrebbe essere una "quasi" firma del killer.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica