Delitto di Garlasco. Il colpo di scena dell'avvocato di Sempio: "Mi oppongo"

L'avvocato Lovati chiede che venga mostrato il decreto di sequestro motivato con l'elenco di quanto è stato sequestrato nella spazzatura di casa Poggi

Delitto di Garlasco. Il colpo di scena dell'avvocato di Sempio: "Mi oppongo"
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Oggi a Milano è tempo di incidente probatorio per il caso di Garlasco e al centro dell'attenzione dei periti ci sono i reperti della spazzatura prelevata in casa di Chiara Poggi. Ma potrebbe non essere così facile eseguire le analisi, a fronte della contestazione della difesa di Andrea Sempio, unico indagato in questo nuovo filone. Le ragioni le ha spiegate bene l'avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, unico indagato, che questa mattina è stato ancora ospite di Federica Panicucci a Mattino5: "Io devo vedere il decreto di sequestro, che dev'essere motivato e deve contenere l'elenco delle cose sequestrate e la valenza probatoria che si dà a questo sequestro. Se non c'è il decreto di sequestro non c'è il reperto. Mi oppongo sia all'apertura dello scatolone sia anche all'analisi di quegli oggeti. Voglio vedere il decreto di sequestro".

Al'interno della spazzatura ci sono gli oggetti che non furono mai analizzati dai Ris nel 2007, tra cui i due barattolini di fruttolo e il bicchiere di plastica del the freddo. Quei reperti furono lasciati per 8 mesi a casa Poggi, posta sotto sequestro, prima di essere prelevati e in questo tempo i resti biologici che si trovavano nella busta hanno avuto il tempo di deteriorarsi, con possibile inquinamento del Dna. "In un sopralluogo si valuta con logica anche i reperti che possono avere un senso. Erano reperti insanguinati, erano 'Fruttoli' insanguinati, erano nel lavandino, c’era del sangue. Altrimenti, ripeto, qualsiasi indagine dovrebbe obbligare a portare a casa, cioè nei laboratori, migliaia di reperti inutili", ha spiegato il generale Garofano, oggi perito di parte di Sempio e ai tempi comandande dei Ris di Parma.

"Oggi, sulla base di un’indagine che vede per la prima volta l’ipotesi del concorso, che era stata esclusa dalla precedente indagine, e il fatto che sia indagato Andrea Sempio, è giusto verificare anche questo tipo di reperti", ha aggiunto Garofano parlando con i giornalisti. Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, è entrata nella disuputa sulla burocrazia, spiegando che "hanno tutto il diritto di fare tutte le eccezioni che ritengono opportune nell’interesse del loro assistito, chiaramente.

Verranno poi valutate, le altre parti potranno fare le loro osservazioni e poi il giudice e i periti decideranno. A quanto ne so io, l’altro giorno il giudice aveva comunque detto di procedere all’analisi in ogni caso, ancora prima che trovassimo i verbali".

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