
Improvvisa svolta nel caso di Garlasco: questa mattina la procura di Brescia ha ordinato una serie di perquisizioni che hanno coinvolto la famiglia di Andrea Sempio, indagato dalla procura di Pavia, l'ex procuratore capo Mario Venditti, gli zii di Sempio e due carabinieri. La perquisizione è terminata verso le 12: carabinieri e guardia di finanza hanno acquisito diverso materiale che è stato portato via all'interno di scatoloni. Oltre agli investigatori hanno lasciato la villetta, su un'auto, anche i genitori di Sempio e l'avvocato Lovati, senza rilasciare commenti. Uno dei filoni che si è aperto riguarda l'ipotesi di corruzione, capo di imputazione per il quale è indagato il procuratore Venditti, ma ci sono anche anomalie riscontrate negl interrogatori effettuati su Sempio nel 2017. "Onestamente le cifre di cui si parla nell'appunto che sarebbe stato trovato - 20 o 30 mila euro - mi sembrano una base troppo esigua per un'ipotesi corruttiva di un professionista del genere", ha detto l'avvocato di Sempio.
Tra le anomalie che hanno indicato i pm di Brescia ci sarebbero anche le mancate trascrizioni delle intercettazioni di Giuseppe Sempio, papà di Andrea, in merito alla "necessità di 'pagare quei signori lì' con modalità non tracciabili". La procura di Brescia sottolinea che quelle frasi sono "di forte valenza indiziaria" ma non vennero trascritte e non ci fu alcuna verifica bancaria rispetto a "movimentazioni anomale", emerse dalle indagini delegate ora da Brescia alla Gdf, tra il dicembre 2016 e il giugno 2017. Se si fossero fatte queste verifiche, spiegano da Brescia, sarebbero emersi pagamenti tramite assegni per 43mila euro dalle zie paterne di Andrea Sempio, Ivana e Silvia Maria, a favore del fratello, Giuseppe. E nello stesso periodo, padre e figlio Sempio, avrebbero effettuato prelievi in contanti per 35mila euro, prelievi definiti dagli inquirenti "incongrui" rispetto ai normali movimenti bancari, mentre Giuseppe Sempio avrebber versato a Patrizio Sempio un assegno da 5mila euro "subito prelevati in contanti".
Ora i pm approfondiranno questi movimenti bancari ma anche la mancanza di trascrizione di quei passaggi delle intercettazioni, per capire perchè non furono messe agli atti. Dovranno essere ricostruiti i passaggi per capire chi fossero i destinatari effettivi di quei pagamenti e quali fu la causale. "Queste cose non sono casuali. C’è il tentativo di rilanciare, attraverso un meccanismo di sponda, un’indagine che a oggi ha portato solamente conferme sulla responsabilità di Stasi. Siamo nel paradosso dei paradossi. Questo non è un colpo di scena. È una grande vicenda nella quale si ha l’impressione si combatta senza esclusione di colpi. I genitori di Chiara son sconcertati da quello che leggono", ha dichiarato l'avvocato di Marco Poggi, Francesco Campagna, entrando in procura a Pavia.
"Era stata messa in discussione la precedente inchiesta su Sempio, ma credo abbia più senso occuparsi dei dati reali, delle tracce, altrimenti si rischia di creare dei polveroni che nuocciono alla credibilità della giustizia", ha concluso.