Mani, piedi, altezza e peso: Sempio "misurato" dai pm

Verifiche antropometriche per comparare le impronte di Andrea con quelle sulla scena del crimine. Lui: "Tutto bene"

 Mani, piedi, altezza e peso: Sempio "misurato" dai pm
00:00 00:00

Accertamenti che non vennero fatti diciotto anni fa, quando a Garlasco venne uccisa Chiara Poggi. E che non sono stati fatti nei lunghi anni successivi, nei fascicoli che portarono alla condanna di Alberto Stasi - fidanzato di Chiara - e nemmeno in quelli che poi ebbero come indagato Andrea Sempio, e che furono rapidamente archiviati. Ora sulla scena della nuova inchiesta avviata dalla Procura di Pavia a carico di Sempio ha fatto irruzione il più famoso medico legale d'Italia, Cristina Cattaneo: e partono gli accertamenti che potrebbero avvicinare la verità.

Ieri Sempio viene convocato dalla Procura nell'Istituto di medicina legale di Milano, divenuto il cuore pulsante di questo versante dell'indagine. Sempio viene sottoposto a «rilievi antropometrici». Il senso è chiaro, e fa capire anche quanto l'indagine sia ormai ben più avanti della parte emersa e mediatica:

la Cattaneo sta studiando la compatibilità di Sempio con i risultati delle indagini scientifiche compiute finora, e il cui esito è tuttora segreto. Soprattutto con quelli della Bpa, l'analisi degli schizzi di sangue che costellarono i pavimenti, i muri, gli oggetti mentre l'assassino colpiva Chiara.

Il procuratore della Repubblica Fabio Napoleone e il suo vice Stefano Civardi in agosto avevano arruolato la Cattaneo con un obiettivo specifico: ricostruire da zero la dinamica del delitto, affidata finora a ricostruzioni colme di lacune. Dall'ora del delitto, alla durata dell'aggressione, alla versione secondo cui Chiara non avrebbe avuto modo di lottare e di difendersi, tutto è stato rimesso in discussione. Le trecento pagine di consulenza sulla Bpa depositate dal Ris di Cagliari e tutt'ora segretate sono state consegnate alla Cattaneo, che da due mesi studia altre centinaia di documenti: dalle crude immagini dei rilievi alle foto ancora più crude dell'autopsia della vittima. Ora la dottoressa si è fatta, evidentemente, un'idea molto precisa della dinamica. Sa, traccia per traccia, macchia per macchia, qual era la direzione dei colpi, quale la posizione di Chiara, dove si trovava l'assassino. Sa anche a quale corporatura corrisponde il gesto che la sua ricostruzione gli attribuisce.

Così si è resa necessaria

la convocazione di Sempio in istituto. Avrebbe potuto sottrarsi, in assenza di un'ordine: e anche questo è probabilmente frutto della linea difensiva portata avanti dal nuovo avvocato dell'uomo, Liborio Cataliotti, entrato in scena - con toni più pacati e concreti - dopo l'allontanamento del suo predecessore Massimo Lovati. Sempio accetta la convocazione, si presenta col suo consulente, uscendo dice solo «tutto bene». D'altronde, dice a Quarto Grado: «Come si diceva in una canzone: mai sanguinare davanti agli squali». Nell'istituto milanese l'indagato è stato misurato con lo scanner tridimensionale, ripetutamente.

E gli è stata calcolata alla perfezione la lunghezza del piede: altro passaggio cruciale, perché proprio la sua dichiarazione di calzare scarpe del 44 lo aiutò ad allontanare da sé i primi sospetti, visto che le impronte di sangue nella villa dei Poggi erano attribuite a una suola del 42. Ora la Procura di Pavia sta scoprendo che forse non era così. E intanto, dopo diciott'anni, si misurano finalmente i piedi di Sempio.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica