Garlasco, il Dna potrebbe essere a rischio per una banana

La decomposizione della buccia di banana, rimasta per 8 mesi dell'abitazione del delitto, potrebbe aver alterato il Dna degli altri resti

Garlasco, il Dna potrebbe essere a rischio per una banana
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L'incidente probatorio di oggi si concentra sull'analisi dei resti della spazzatura prelevati a casa Poggi nel 2007, otto mesi dopo l'omicidio di Chiara Poggi. Sono trascorsi 18 anni e in quel sacco erano presenti anche residui organici, come quelli di una banana, ma non solo, che col tempo se non conservati a bassa temperatura, tendono a deteriorarsi. In quel sacchetto si trovano un piattino di carta, un cucchiaino, due vaschette vuote di fruttolo e la plastica della confezione, un contenitore di Estathé con cannuccia, una scatola vuota di biscotti, una busta di cereali e il sacchetto azzurro contenente i rifiuti.

Decomponendosi, la buccia di banana rilascia degli enzimi, le nucleasi, che in un ambiente chiuso come un sacchetto si diffondono e se entrano in contatto con il Dna presente su altri oggetti (ad esempio, cellule della pelle, residui organici, ecc.), possono iniziare a degradarlo. La decomposizione è un processo microbico, batteri e funghi iniziano a proliferare rapidamente e molti di questi microrganismi producono anch'essi enzimi extracellulari, incluse nucleasi, per rompere le molecole complesse come il Dna. Il sacchetto rimase 8 mesi nell'abitazione di Garlasco posta sotto sequestro e venne ritirata solamente ad aprile 2008. In 8 mesi, la buccia di banana ha avuto tutto il tempo di decomporsi, probabilmente contaminando tutto il contenuto di quel sacchetto. La buccia di banana venne eliminata in quel momento, ma a un elemento biologico come quello, 8 mesi sono più che sufficienti per decomporsi.

Ora, però, la difesa di Andrea Sempio sta sollevando un'altra questione burocratica, che riguarda la documentazione di sequestro formale. Nel caso in cui non venisse trovata, è possibile che venga richiesta l'invalidità. "Vogliamo verificare che ci sia stato un sequestro formale", ha dichiarato il consulente della difesa di Andrea Sempio, Luciano Garofano, ai tempi comandante dei Ris di Parma che hanno effettuato i rilievi in casa.

"Se è tutto regolare procederemo probabilmente dai residui dell'immondizia e completeremo la parte delle fasce para-adesive", ha detto ancora l'ex generale, che poi ha fatto una precisazione: "Ci tengo a dire per quanto riguarda le fascette paradesive analizzate che non c'è alcuna differenza con gli acetati. Assolutamente nessuna. Sì andava con l'una o con l'altra a seconda della disponibilità".

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