Cronaca giudiziaria

La nipote avvocato del boss rinuncia a difendere Matteo Messina Denaro

Attesa in aula a Caltanissetta per domani, Lorenza Guttadauro ha deciso di rinunciare al proprio mandato nell'ambito del processo per le stragi in cui morirono Falcone e Borsellino

La nipote avvocato del boss rinuncia a difendere Matteo Messina Denaro

Sta suscitando clamore in queste ultime ore la notizia della rinuncia al proprio mandato da parte dell'avvocato Lorenza Guttadauro: la donna, nipote del boss mafioso Matteo Messina Denaro, avrebbe dovuto tenere un'arringa in difesa del fratello di sua madre nella giornata di domani, giovedì 9 marzo.

Un appuntamento particolarmente atteso, quello in programma nell'aula della corte d'Assise d'appello di Caltanissetta, dato che si tratta del procedimento che vede imputato Matteo Messina Denaro per il fatto di essere ritenuto tra i mandanti delle stragi in cui sono deceduti anche i due giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il primo grado di giudizio si è concluso con una sentenza di condanna all'ergastolo nei confronti del boss trapanese.

Ciò nonostante, il legale non sarà in aula come atteso fino a poche ore fa: Guttadauro ha comunicato di avere rinunciato al proprio mandato. Per il momento non è stata diffusa alcuna motivazione relativa alla sua decisione.

Di certo c'è solo il fatto che pochi giorni fa proprio la madre della stessa Lorenza Guttadauro, vale a dire la sorella del boss mafioso Rosalia, era stata tratta in arresto dai militari del Raggruppamento operativo speciale (Ros). La donna è stata accusata di associazione mafiosa per avere gestito le casse della famiglia e per avere partecipato in prima persona e in modo determinante a far funzionare il ramificato sistema di comunicazione utilizzato dal fratello durante gli anni di latitanza.

Grazie allo studio dei "pizzini" è stato possibile scoprire numerosi nomi in codice dati ai contatti del boss mafioso: "Fragolone" era quello assegnato alla sorella del latitante, Rosalia Messina Denaro. Per gli inquirenti resta, tuttavia, ancora una lunga serie di nomi da "decriptare", tra i quali "Ciliegia", "Fragolina", "Parmigiano", "Reparto", "Condor" o "W". Elementi su cui stanno tuttora operando gli uomini che fanno parte del pool coordinato dal procuratore della repubblica di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

Fino ad ora Lorenza Guttadauro, nipote di Matteo Messina Denaro, aveva rilasciato un'unica dichiarazione pubblica poco dopo la cattura del boss, avvenuta lo scorso 16 gennaio per denunciare le gravi condizioni di salute del congiunto. Condizioni ritenute inconciliabili col regime del 41-bis. "Non credo che una cella possa essere il luogo adeguato per delle cure", aveva spiegato il legale ai microfoni di Rai News 24.

Ora l'avvocato ha deciso di rinunciare a difendere lo zio nel processo di Caltanissetta, pur mantenendo, quantomeno per ora, il suo ruolo ufficiale nel procedimento di Palermo.

Commenti