"Noi la risolviamo". Le parole criptiche dell'avvocato di Lovati su Garlasco

L'indagine di Brescia potrebbe veder sfilare in procura nei prossimi giorni gli ex avvocati di Andrea Sempio, incluso Massimo Lovati

"Noi la risolviamo". Le parole criptiche dell'avvocato di Lovati su Garlasco
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Nel giorno in cui l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti si è presentato in udienza davanti al tribunale del Riesame di Brescia, l'avvocato Fabrizio Gallo, legale di Massimo Lovati, a Mattino5 ha parlato dell'eventualità che il proprio assistito possa essere ascoltato dai pm di Brescia. Infatti, nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta mala gestione della procura di Pavia, che ha portato al sequestro dei dispositivi elettronici dell'ex pm, si indaga anche per una presunta corruzione per quanto riguarda il caso di Garlasco. L'ipotesi di reato formulata dalla procura di Brescia in capo a Venditti è di corruzione in atti giudiziari, perché secondo l'accusa potrebbe aver agevolato l'archiviazione di Andrea Sempio nell'inchiesta di Garlasco.

In questa cornice si inserisce la richiesta dei pm di sentire gli avvocati dell'epoca di Sempio, che erano Federico Soldani e Simone Grassi, oltre a Massimo Lovati. Questa necessità della procura nasce da alcune intercettazioni telefoniche fatte alla famiglia Sempio che, secondo la procura, devono essere approfondite. "Io e Lovati risolveremo il caso. Ma non chiederemo di essere ascoltati prima, altrimenti faremmo il gioco degli altri. Aspetteremo che parlino loro e poi ci faremo sentire noi", ha detto l'avvocato Gallo in tv, sottolineando la volontà di non essere i primi a essere ascoltati anche perché, come si evince dalle intercettazioni, i genitori di Sempio hanno riferito di aver portato i soldi nello studio di Soldani. Quei versamenti fatti in contanti che ora sono al centro degli approfondimenti, in base a quanto dichiarato a Sit da Daniela Ferrari e Giuseppe Sempio, sono serviti per pagare gli avvocati nello svolgimento della loro attività di difesa del figlio.

C'è poi il famoso "foglietto" con gli appunti del papà di Andrea al centro dell'inchiesta, quello in cui parla di "Gip Venditti archivia per 20. 30. euro". In quello stesso foglio, in un passaggio successivo, si legge un'altra parte di quegli strani appunti: "Cosa succede? Se i Giarda presentano una istanza di revisione a Brescia fatta bene". Secondo Gallo "Se Giuseppe Sempio ha scritto quelle cose nel pizzino, sicuramente qualcuno gliele avrà dette".

Un ragionamento che si basa sul fatto che vengono utilizzati termini tecnici che difficilmente il padre di Andrea avrebbe potuto sapere, a meno che non fossero appunti presi durante un incontro con un cultore di materie giuridiche.

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