Qatargate

Qatargate, Eva Kaili esce dal carcere: andrà ai domiciliari

Il suo fermo avvenne vicino a Bruxelles lo scorso 9 dicembre: l’ex vicepresidente dell'Europarlamento avrà il braccialetto elettronico

Qatargate, Eva Kaili esce dal carcere: andrà ai domiciliari

Dopo più di quattro mesi dal suo fermo, Eva Kaili - ex vicepresidente del Parlamento europeo - andrà ai domiciliari. L'eurodeputata greca era finita agli arresti nel carcere di Haren, poco fuori Bruxelles, lo scorso 9 dicembre con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta Qatargate. La notizia è stata confermata al quotidiano Le Soir dall'avvocato di Kaili, Sven Mary, che ha spiegato così la scarcerazione: "Non aggiungo altro se non che questa decisione mi pare di una logica implacabile". Per Michalis Dimitrakopoulos, altro legale dell'ex vicepresidente, "Eva Kaili esce di prigione a testa alta e con dignità, non ha confessato reati che non ha commesso, lotterà per la sua innocenza fino alla fine". Ora Eva Kaili potrà ricongiungersi con la figlia di due anni.

Proprio nei giorni scorsi lo stesso avvocato Mary aveva commentato la permanenza della sua assistita in carcere che durava da più di 100 giorni in questo modo: "In casi come questo, persone come Kaili, sono considerati un trofeo o un simbolo e vengono mostrati come la Coppa del mondo di calcio. Come un calciatore alza la Coppa del mondo, qui Eva Kaili viene alzata come un simbolo per dimostrare che anche chi ricopre alti incarichi può rimanere in carcere e soprattutto per spaventare gli altri parlamentari".

Non solo Kaili: tutti i coinvolti ai domiciliari

Con Eva Kaili, quindi, tutte le persone che sono state coinvolte nelle indagini sul caso Qatargate si trovano in questo momento agli arresti domiciliari. Soltanto ieri il deputato italo-belga Marc Tarabella, sotto inchiesta anche lui per corruzione, era stato scarcerato con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Stessa sorte per l'ex europarlamentare del Partito Democratico Antonio Panzeri, uscito dal carcere di Bruxelles poco prima di Pasqua. A gennaio vennero fermate anche la moglie e la figlia di Panzeri, ma poi la Corte d'Appello di Brescia aveva revocato le misure cautelari dei domiciliari a seguito della decisione dei magistrati belgi che indagano sul Qatargate di rinunciare alla consegna delle due donne.

Francesco Giorgi, compagno di Kaili ed ex braccio destro di Panzeri, era stato messo ai domiciliari con braccialetto elettronico alla fine di febbraio. L'eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino si trova invece agli arresti domiciliari a Napoli in attesa della decisione del tribunale sulla sua possibile consegna alle autorità belghe.

Gli avvocati di quest'ultimo hanno chiesto rassicurazioni sulle capacità delle carceri belga di garantire e tutelare il diritto alla salute di un soggetto cardiopatico.

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