"Già segnalato per maltrattamenti". Chi è il migrante arrestato per lo stupro di San Zenone

La violenza, ai danni di una 18enne, nella notte tra il 30 e il 31 agosto. Riconosciuto grazie al dna prelevato a tappeto e alla testimonianza del direttore del centro che lo ospitava e in cui lavorava

"Già segnalato per maltrattamenti". Chi è il migrante arrestato per lo stupro di San Zenone
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È un 25enne originario del Mali ospite della onlus Fratelli di San Francesco che si occupa di accoglienza migranti l’uomo fermato ieri notte dai carabinieri per lo stupro della 18enne avvenuto nella notte tra il 30 e 31 agosto alla Stazione di San Zenone al Lambro. Lo ha reso noto la procuratrice di Lodi Laura Pedio, durante una conferenza stampa in Procura. Godeva della protezione sussidiaria data dalla Commissione territoriale competente in seguito alla domanda per il riconoscimento della protezione internazionale. Si trovava in Italia da poco più di un anno e lavorava nello stesso centro.

I reati contestati sono violenza sessuale aggravata dalla minorata difesa per le circostanze e il luogo in cui si è consumato il reato e lesioni. L'uomo è stato arrestato in una struttura di Milano nel quale era stato trasferito dalla stessa onlus di San Zenone in cui si trovava la sera della violenza. È in questa struttura, che si trova nei pressi della stazione e che ospita all'incirca 230 migranti, che da subito si sono concentrate le indagini: il dna degli ospiti è stato prelevato "a tappeto" fino a giungere al match e all'individuazione dell'autore della brutale violenza.

Anche il direttore del centro accoglienza, con la sua testimonianza, ha contribuito all'inchiesta: è lui che lo ha riconosciuto nelle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza, sia in entrata che in uscita, in orari compatibili con l'aggressione, secondo quanto denunciato dalla stessa vittima. Gli inquirenti hanno spiegato che il 25enne non aveva precedenti, però erano presenti nella banca dati in uso alle forze dell'ordine segnalazioni per percosse e maltrattamenti contro la compagna.

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