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"Tossinfezione di natura alimentare". Cosa dice l'autopsia sul corpo di mamma e figlia morte a Campobasso

È stata compilata una lista di alimenti che potrebbero aver causato la morte di Sara Di VIta e Antonella Di Ielsi: la stessa lista verrà inviata al ministero della Salute

"Tossinfezione di natura alimentare". Cosa dice l'autopsia sul corpo di mamma e figlia morte a Campobasso
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Il caso della mamma e della figlia morte a poche ore di distanza è ancora aperto alla ricerca della causa che ha portato al decesso delle due donne, Sara Di Vita di 15 anni e Antonella Di Ielsi, di 50 anni, e al ricovero in gravi condizioni del papà. L'unica che non sembra aver sviluppato gravi sintomi, per quanto sia attualmente sotto controllo, è stata un'altra figlia ed è partendo da questo che si sta cercando di risalire ai cibi che la famiglia ha mangiato per poter individuare il focolaio di tossine che ha innescato l'intossicazione. Quest'oggi è stata condotta l'autopsia sul corpo delle due donne, che è durata circa 7 ore.

"Dall'autopsia non sono emersi elementi conoscitivi immediati", ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Campobasso, Nicola D'Angelo, al termine dell'accertamento irripetibile. Il procuratore ha ribadito che per chiarire le cause dei decessi sarà necessario attendere gli esiti degli esami chimici e tossicologici, che richiederanno tempi tecnici più lunghi. Le risposte decisive sono attese dalle analisi di laboratorio sui prelievi effettuati, che richiederanno tempi tecnici più lunghi. Parallelamente proseguono gli accertamenti sugli alimenti sequestrati nell'abitazione della famiglia a Pietracatella e sulla ricostruzione dei pasti consumati nei giorni precedenti, con particolare attenzione alla giornata del 23 dicembre, ritenuta al momento centrale nel quadro investigativo.

L'inchiesta, coordinata dalla Procura e affidata alla Squadra Mobile di Campobasso, prosegue dunque senza escludere alcuna ipotesi. Nel fascicolo risultano iscritti cinque medici come atto dovuto, in relazione alle ipotesi di omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose e responsabilità sanitaria, in vista degli accertamenti tecnici non ripetibili. La Procura mantiene il massimo riserbo sugli sviluppi dell'indagine, in attesa dei risultati scientifici. Tra i prodotti sequestrati figurano funghi, baccalà gratinato, formaggi, marmellate, una conserva di funghi e peperoni, polpette, mozzarella e altro. Si tratta sia di alimenti di produzione industriale sia di prodotti preparati in casa, conservati in barattoli. Tutto il materiale sarà sottoposto ad accertamenti microbiologici, chimici e tossicologici per individuare eventuali fonti di contaminazione. Tutta questa lista, o almeno parte della stessa, sarà trasmessa al Ministero della Salute nell'ambito delle procedure previste.

"Al momento è possibile parlare in termini generici di una tossinfezione di natura alimentare", ha dichiarato l'anatomopatologo Marco Di Paolo, consulente della difesa e della famiglia Di Vita.

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