Urbanistica, Tancredi chiede la liberazione al Riesame: I pm: "Nessun furore, andremo avanti"

La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano parla ai giornalisti poco prima dell'inizio dell'udienza davanti al tribunale della Libertà. "L'indagine è ampia, qui si valutano solo alcuni aspetti"

La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e la pm Marina Petruzzella (foto Furlan/LaPresse)
La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e la pm Marina Petruzzella (foto Furlan/LaPresse)
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La procura di Milano andrà avanti anche se il Riesame dovesse assestare un nuovo colpo all'inchiesta, liberando altri quattro arrestati, come già successo per i primi due, cioè Andrea Bezziccheri, costruttore di Bluestone, e l'architetto Alessandro Scandurra. "Andremo avanti non perché siamo ossessionati da una sorta di furore nei confronti del fenomeno urbanistico, ma perché la legge ce lo impone. Semplicemente non possiamo fare altro perché i fatti sono gravi e i reati sono procedibili d'ufficio", dice Tiziana Siciliano, la procuratrice aggiunta che coordina l'inchiesta sull'urbanistica che ha terremotato Palazzo Marino, e che ha visto anche l'arresto del numero uno di Coima Manfredi Catella e dell'ex assessore Giancarlo Tancredi, entrambi ai domiciliari. Non è noto se per Bezziccheri e Scandurra, il Riesame ha ritenuto insussistenti le esigenze cautelari (cioè non ritiene concreto il rischio che possano commettere nuovi reati) o perché non ci sono "gravi indizi di colpevolezza". Le motivazioni saranno infatti depositate entro fine settembre.

La pm, al lavoro sull'inchiesta insieme ai pm Petruzzella, Clerici e Filippini, con il nucleo Pef della Guardia di Finanza, spiega che il Riesame farà una valutazione solo su alcuni aspetti dell'inchiesta, che è ampia e in cui ci sono decine di indagati, non solo i sei arrestati. "Il Riesame non esce con una sentenza di assoluzione, è una valutazione limitata ad alcuni aspetti", ha sottolineato Siciliano che si definisce una "grande appassionata di verità". "È una indagine enorme con una sedimentazione di mesi, che ha avuto tante conferme, dal Consiglio di Stato al Tar che ha anche cambiato la sua posizione. Per cui abbiamo basi estremamente solida", ha aggiunto.

Questa mattina si è tenuta l'udienza per discutere i domiciliari disposti dal gip al manager della società "J+S" Federico Pella, difeso dall'avvocato Marco Messora. "Abbiamo rappresentato il legale che assiste l'imprenditore di Concorezzo - ha detto - quelle che sono le nostre valutazioni al tribunale del Riesame. Non c’è dal nostro punto di vista nessun patto corruttivo né sistemico addebitabile al architetto Pella. Non ci sono condotte illecite dal punto di vista penale, abbiamo prodotto documenti a sostegno di quelle che sono le nostre tesi e confidiamo nell’accoglimento del ricorso. Pella è agli arresti domiciliari ed è molto dispiaciuto per la situazione in cui è, dalla quale si ritiene completamente estraneo e confidiamo di poterlo dimostrare". In tarda mattinata discute l'ex assessore all'Urbanistica di Milano Giancarlo Tancredi, difeso dall'avvocato Giovanni Brambilla Pisoni. A seguire il presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni, difeso dall'avvocato Eugenio Bono. Tancredi e Marinoni hanno due capi di imputazione in comune. Entrambi sono accusati di falso perché l'ex assessore avrebbe "favorito e supportato" il presidente della Commissione per il paesaggio, supportando il suo "conflitto di interesse", con il patrocinio del comune, da lui favorito, allo studio sui Nodi e Porte metropolitane. Marinoni avrebbe anche continuato a operare dopo giugno 2023, senza dichiarare il conflitto di interesse nonostante la normativa comunale lo imponesse esplicitamente dopo quella data.

Sia Tancredi che Marinoni che Pella, invece, hanno in comune l'ipotesi di corruzione: il primo avrebbe favorito Marinoni nel suo conflitto di interesse, anche "stimolando incontri con gli operatori privati interessati alla realizzazione dei progetti urbanistici elaborati dalla J+S srl e dallo studio Marinoni".

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