Cronaca internazionale

Abusi all’ordine del giorno”. McDonald’s nella bufera tra molestie e razzismo

L'inchiesta della Bbc ha reso noti 31 casi di aggressioni sessuali, 78 di molestie e 18 di razzismo: è bufera in Gran Bretagna sulla celebre catena di fast food

“Abusi all’ordine del giorno”. McDonald’s nella bufera tra molestie e razzismo

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Aggressioni sessuali, molestie, razzismo e bullismo: l’inchiesta della Bbc sull’ambiente lavorativo di McDonald’s scuote la Gran Bretagna. Più di 100 persone tra dipendenti ed ex lavoratori della celebre catena di fast food statunitense hanno denunciato abusi.“I lavoratori, alcuni di appena 17 anni, vengono palpeggiati e molestati quasi regolarmente”, fa sapere l’emittente televisiva britannica. L'ente britannico per la tutela dell'uguaglianza ha dichiarato di essere "preoccupato" per quanto emerso.

I numeri e le testimonianze

“Abbiamo fallito”, il mea culpa di McDonald’s. La catena si è"profondamente scusata", aggiungendo che tutti i dipendenti meritano di lavorare in un luogo sicuro, rispettoso e inclusivo. L’inchiesta della Bbc ha preso il via a febbraio, quando la società ha firmato un accordo legalmente vincolante con la Commissione per l'uguaglianza e i diritti umani (Ehrc) in cui si è impegnata a proteggere il proprio personale dalle molestie sessuali. Ma l’esito delle indagini è lapalissiano: 31 dipendenti hanno denunciato aggressioni sessuali, 78 di loro hanno raccontato di molestie sessuali, 18 di episodi di razzismo e 6 di omofobia.

Tante le testimonianze raccolte da McDonald’s, casi mai denunciati fino ad oggi. Una dipendente di colore 17enne del Cheshire ha affermato di aver ricevuto insulto a sfondo razzista da un collega che non pago le ha anche mostrato i genitali, affermando di voler fare un bambino “in bianco e nero” con lei. Un altro caso di molestie è stato registrato a Plymouth, dove una 17enne è stata aggredita dal manager del locale: prima le mani intorno al collo, poi una palpata al sedere. Un altro collega, invece, le ha inviato delle immagini sessualmente esplicite. Nell’Essex una lavoratrice ha dichiarato di aver subito abusi antisemiti, mentre nell’Hampshire un manager ha suggerito a un dipendente di 16 anni di compiere atti sessuali in cambio di un favore.

Si apre un vaso di Pandora

Questi sono solo alcuni degli episodi resi noti dalla Bbc: in molti casi i responsabili dei punti vendita hanno un ruolo da protagonista. Negli altri casi, hanno fatto finta di non vedere. Tra dipendenti ed ex lavoratori, molti hanno segnalato di non aver ricevuto risposte dopo aver segnalato i casi di molestie, razzismo o bullismo. Diverse donne hanno sottolineato di sentirsi costantemente giudicate per il loro aspetto: un’attuale lavoratrice ha affermato di essere stata vista dai colleghi maschi come “carne fresca” quando ha iniziato a lavorare nel locale di Nottingham.

Altre lavoratrici hanno raccontato di essere state costrette dai dirigenti a indossare divise troppo strette. McDonald’s è tra i più importanti datori di lavoro del settore privato in Gran Bretagna: il colosso del mondo fast food ha più di 170 mila impiegati sparsi tra i 1.450 ristoranti. Tre quarti dei suoi dipendenti hanno un’età compresa tra i 16 e i 25 anni, per molti si tratta di un primo lavoro.

E lo scandalo potrebbe essere solo all’inizio.

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