Cronaca internazionale

Aggredirono il nipote di Brigitte Macron: due manifestanti in carcere

Condannati al carcere due manifestanti che a maggio aggredirono Jean-Baptiste Trogneux, nipote della moglie del presidente Macron

Aggredirono il nipote di Brigitte Macron: due manifestanti in carcere

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Sono stati condannati al carcere i due oppositori del presindente francese Emmanuel Macron, che al termine della manifestazione contro la riforma delle pensioni presero di mira ed attaccarono Jean-Baptiste Trogneux, nipote della première dame Brigitte Macron. Stando alle ultime notizie riportate dalla stampa francese, nei confronti di entrambi è arrivata la condanna a 12 e a 15 mesi di reclusione.

L'attacco

I fatti contestati si riferiscono alla giornata dello scorso 15 maggio, quando il popolo francese si era sollevato in massa contro l'invisa riforma delle pensioni, voluta dal presidente francese ad ogni costo. Conclusa una delle tante manifestazioni, i due oppositori avevano intercettato il 30enne Jean-Baptiste Trogneux, nipote della moglie del presidente, ad Amiens, nel Nord del Paese.

In poco tempo Trogneux era stato raggiunto e circondato, quindi riempito di insulti e aggredito anche fisicamente, con colpi alla testa, alle braccia e alle gambe. Una terribile esperienza, dunque, quella vissuta dal congiunto di Macron. A seguito della vicenda, la polizia francese aveva provveduto a fermare otto persone, e la stessa Brigitte Macron aveva pubblicamente denunciato "la vigliaccheria e la violenza" dei manifestanti.

"Sono totalmente solidale con la mia famiglia e constantemente in comunicazione, da ieri sera alle 23, con Jean-Baptiste, mio nipote vittima dell'aggressione, e Jean-Alexandre, suo padre. A più riprese ho denunciato questa violenza che può soltanto condurci al peggio", aveva dichiarato ai microfoni di Afp.

Le condanne

A meno di un mese di distanza dalla vicenda è già arrivata la sentenza. Due degli aggressori sono stati condannati a 12 e 15 mesi di carcere. Mentre sono cadute le accuse nei confronti di un terzo manifestante per mancanza di prove. A quanto pare l'accusa aveva richiesto pene ben più severe (dai 2 anni e mezzo ai 3 di reclusione), tanto che il procuratore Jean-Philippe Vicentini, come riportato da Ansa, aveva sottolineato quanto l'aggressione fosse stata "gratuita, violenta e grave". Dei tre ragazzi, però, solo uno avrebbe ammesso di aver colpito il nipote di Macron. Si tratta, fa sapere la stampa francese, di pregiudicati: soggetti già condannati in passato per altri reati. A seguito dell'aggressione, Jean-Baptiste Trogneux, proprietario della cioccolateria di famiglia ad Amiens, aveva riportato delle ferite che gli erano valse 4 giorni di prognosi. Il 30enne si era scontrato con i manifestanti per proteggere la vetrina del suo negozio. Durante la lettura della sentenza, il giovane non era presente in aula.

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