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"Brutte stronze". Brigitte Macron denunciata per ingiuria da 343 militanti femministe

La première dame contro le attiviste che avevano interrotto lo spettacolo dell'umorista Ary Abittan, accusato di violenza sessuale in un processo finito con l'archiviazione

"Brutte stronze". Brigitte Macron denunciata per ingiuria da 343 militanti femministe
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L'associazione femminista 'Les Tricoteuses hystériques' ha denunciato per "ingiuria pubblica" la première Dame di Francia, Brigitte Macron, che a inizio dicembre aveva bollato come "brutte stronze" un gruppo di militanti femministe che avevano interrotto uno spettacolo dell'umorista Ary Abittan alle Folies Bergères di Parigi.

La denuncia è stata depositata nei giorni scorsi "a nome di 343 donne e associazioni che si dichiarano collettivamente e individualmente oltraggiate da quelle parole", ha riferito l'associazione fondata in seguito al processo di Mazan. "Il numero di 343 querelanti - precisa l'associazione - rappresenta una scelta simbolica e politica, in riferimento diretto al Manifesto delle 343", firmato nel 1971 da un gruppo di donne che rivelò di aver abortito malgrado fosse ancora vietato in Francia.

'Les Tricoteuses hystériques' hanno sporto denuncia assieme ad altre due associazioni femministe '3Egales3' e 'Metoomedia'. Arbittan, l'attore preso di mira dalla protesta delle femministe a inizio dicembre, aveva incontrato la sera successiva, dietro le quinte, prima dello spettacolo, Brigitte Macron. Quando l'attore le ha espresso "paura" di entrare in scena dopo quanto accaduto la sera prima, la moglie del presidente - ripresa con un cellulare da una persona presente - le ha risposto: "Se ci sono delle brutte stronze, le butteremo fuori".

Arbittan, accusato da una ragazza di violenza sessuale nel 2021, ha visto archiviato il suo caso con un "non luogo a procedere" dopo 3 anni di istruttoria.

Commentando la polemica lunedì scorso ai microfoni di Brut, la première dame ha detto di essere "dispiaciuta" se ha "ferito delle donne vittime" ma "non rimpiange" di aver usato quell'epiteto. "Sono effettivamente la moglie del presidente - ha spiegato - ma sono prima di tutto me stessa. E quindi, quando sono in privato, posso lasciarmi andare in modo assolutamente non adeguato"

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