
Una notte molto particolare nello scalo internazionale di Copenaghen, Danimarca, che è rimasto a lungo chiuso a seguito del rilevamento di alcuni droni sospetti e "non identificati" che hanno sorvolato lo scalo con i voli aerei che non sono riusciti né a decollare e nemmeno ad atterrare. Sorte simile anche all'aeroporto di Oslo dove, però, il drone sarebbe stato uno solo ma in grado comunque di fermare anche lì il traffico aereo per alcune ore.
L'affondo della prima ministra
"Quello a cui abbiamo assistito ieri sera è l'attacco più grave mai visto contro un'infrastruttura critica danese": lo ha affermato la prima ministra della Danimarca, Mette Frederiksen, riferendosi ai droni che hanno sorvolato l'aeroporto di Copenaghen aggiungendo che l'episodio fa luce su ciò che "noi, come società, dobbiamo essere pronti ad affrontare". A rincarare la dose ci hanno pensato gli 007 danesi specificando che si è trattato di una "significativa minaccia di sabotaggio" e la situazione "è estremamente grave" come dichiarato dal capo dei servizi d'intelligence danesi, Flemming Drejer, in conferenza stampa. Il capo del Pet ha sottolineato che le autorità stanno vagliando "tutte le ipotesi", senza escludere la pista russa. "È evidente che questa è oggi la minaccia principale e ciò che osserviamo sul piano internazionale ne rafforza la consapevolezza", ha spiegato.
Cosa è successo nella notte
In nottata si è svolta una massiccia operazione di polizia all'aeroporto di Kastrup: un portavoce della polizia ha confermato ai media locali che si trattava di "tre o quattro droni di grandi dimensioni" che si muovevano dentro e fuori dalla zona dello scalo. Secondo altre fonti si sono levati in volo anche alcuni elicotteri. Secondo il sito web Flightradar24, alle 20:26 si sono interrotti i voli da e per Copenaghen. La responsabile stampa dell'aeroporto, Lise Agerley Kürstein, ha dichiarato che lo spazio aereo è stato chiuso dalle 20:30, quando sono stati avvistati dei droni all'interno e nei dintorni dello scalo. "È una procedura che non ti consente né di decollare né di atterrare, e non ti consente ancora di farlo", ha detto. "La polizia sta indagando sulla questione e finché non avrà maggiori informazioni, lo spazio aereo rimarrà chiuso".
Decine di voli dirottati
Lo scalo ha poi riaperto al normale traffico passeggeri soltanto dopo l'1 di notte. "L'aeroporto di Copenaghen riapre dopo la chiusura dovuta all'attività dei droni. Tuttavia, si verificheranno ritardi e cancellazioni. I passeggeri sono pregati di verificare con la propria compagnia aerea", ha scritto lo scalo sul profilo X. In ogni caso, per l'appunto, sono stati almeno una cinquantina i voli dirottati dallo scalo danese e una dozzina quelli di Oslo.
Che fine hanno fatto i droni
I droni sull'aeroporto di Copenaghen non sono stati abbattuti dalle autorità, ma sono "scomparsi dalla zona da soli e non sappiamo dove siano andati". A dirlo, nel corso di una conferenza stampa, è stato il vice ispettore di polizia Jakob Hansen. "Stiamo cercando di scoprire - ha aggiunto - che tipo di droni si trovavano nei pressi dell'aeroporto e da dove provengonò. Saranno attuate diverse misurè dice ancora, ma senza specificare di quali misure si tratti. La polizia, tuttora presente nello scalo, ha quindi avviato un'indagine approfondita, in collaborazione con il PET e le forze armate danesi".
Le ipotesi della polizia danese
In mattinata, sono arrivate nuove informazioni circa il sorvolo dei droni sospetti che sarebbeto stati manovrati da "un esperto in grado di pilotarli per molti chilometri fino a raggiungere lo scalo danese", ha affermato Jens Jespersen della polizia di Copenaghen durante una conferenza stampa questa mattina. "Il pilota sembrava voler mettere in mostra le proprie abilità", ha aggiunto. "Tutto indica che non si tratta di un attacco contro qualcuno, ma di una dimostrazione delle proprie capacità e forse di un allenamento”, ha sottolineato Jespersen riferendosi al pilota. In ogni caso, le autorità non possono escludere la possibilità "che i droni facessero parte di un attacco ibrido russo. I due o tre droni sembrano aver volato per molti chilometri per raggiungere l'aeroporto. Gli investigatori stanno esaminando come i droni abbiano raggiunto l'aeroporto, se via terra o forse su imbarcazioni che attraversavano lo stretto strategico nel Mar Baltico".
Zelensky: "Sono i russi"
ll presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su X, ha scritto di aver affrontato l'argomento delle "violazioni da parte della Russia dello spazio aereo degli Stati membri della Nato, anche il 22 settembre a Copenaghen" con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina
Georgieva. "Abbiamo scambiato opinioni sulle ragioni. Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati - sia Stati che istituzioni - alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni".Video di uno dei droni che volavano proprio sopra l'aeroporto di Copenaghen e che ne hanno causato la chiusura per diverse ore. pic.twitter.com/sPl6g9eTMu
— Daniele Angrisani (@putino) September 22, 2025