Cronaca internazionale

Polveri, boccette e pergamene: così il leader delle Seychelles va a processo per stregoneria

Patrick Herminie è stato accusato di stregoneria, assieme ad altre sette persone. Secondo l'ex speaker del Parlamento, sarebbe uno "spettacolo politico" dell'attuale presidente per estrometterlo dalla campagna elettorale

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La vita politica delle Seychelles è stata scossa dall’arresto del leader dell’opposizione Patrick Herminie. È accusato, assieme ad altre sette persone, di stregoneria. La polizia locale ha affermato che il caso è legato alla scoperta di due cadaveri dissotterrati da un cimitero sull’isola di Mahé, la più importante dell’arcipealago.

Herminie ha negato la sua colpevolezza, dichiarando ai media locali che “è solo uno spettacolo politico organizzato dal presidente Wavel Ramkalawan per eliminare coloro che lo priveranno del potere nelle elezioni del 2025”, in cui il supposto stregone intende candidarsi con il simbolo del Partito unito delle Seychelles (Usp). “Nella storia del nostro Paese, non è mai accaduto che il leader di un partito politico fosse arrestato per superstizione e stregoneria”, ha continuato Herminie, che ha affermato di non credere in queste pratiche magiche. “Questa è una novità e una vergogna per le Seychelles”. L’attuale leader della nazione insulare non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione.

Il leader dell’opposizione è stato scarcerato lunedì 2 ottobre, assieme ad altri sei sospettati seicellesi, dopo il pagamento di una cauzione di 30mila rupie (circa 2.100 dollari). L’unico straniero coinvolto nella vicenda, un cittadino della Tanzania, rimarrà in custodia fino all’udienza prevista a novembre. Secondo i media locali, gli otto indagati dovranno rispondere di diversi reati: possesso di oggetti destinati alla stregoneria, associazione a delinquere finalizzata alla stregoneria e il procacciamento di servizi legati alla stregoneria.

L’accusa ha dichiarato che il nome del leader dell’opposizione è apparso in uno scambio di messaggi su Whatsapp tra un cittadino delle Seychelles e il sospettato tanzaniano che, al momento dell’arresto nel principale aeroporto internazionale del Paese, è stato trovato in possesso di oggetti legati a pratiche magiche, tra cui pietre, manufatti in legno nero, bottigliette di liquido marroncino, polveri e documenti scritti in un linguaggio strano e pieni di simboli demoniaci e satanici. Questi ultimi erano simili ai fogli trovati in chiese cattoliche e altri luoghi vandalizzati nell’isola di Mahé.

Patrick Herminie, che ha ricoperto il ruolo di speaker del Parlamento tra il 2007 e il 2016, ha riferito che più di 40 agenti di polizia hanno fatto irruzione negli uffici del suo partito a Victoria, la capitale delle Seychelles, alla ricerca di “ossa, parti di corpi e oggetti legati al cristianesimo”, senza trovare alcuna prova materiale della sua colpevolezza.

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