Si è spento all'età di 73 anni lo scrittore britannico Martin Amis, conosciuto per i suoi romanzi caustici, arguti, dallo humor nero tipico della narrativa inglese degli anni ottanta e novanta. Secondo quanto riferisce la stampa estera, Amis è morto oggi nella sua casa in Florida a causa dell'aggravarsi della patologia di cui era affetto. La moglie Isabel Fonseca ha infatti rivelato che l'autore stava combattendo contro un tumore all'esofago.
La vita
Nato a Orxford il 25 agosto 1949, Martin Amis era figlio d'arte. Suo padre, Kingsley Amis, era uno scrittore apprezzato, oltre che docente di letteratura inglese all'Università di Cambridge e poeta tradizionalista. Aveva un fratello maggiore, Philip, e una sorella minore, Sally. Sua madre, invece, era Hilary A. Bardwell.
Sopportò il trauma della separazione dei genitori. Riuscì, con qualche difficoltà, ad accedere all'Exeter College di Oxford, laureandosi poi con lode nel 1971. Nel 1972 fu assistente editoriale per The Times Literary Supplement, diventandone successivamente l'editore di narrativa e poesia. Nel 1975 è entrato a far parte della redazione della rivista The New Statesman.
Martin ereditò molto dello stile del padre, ispirandosi anche ad autori come Saul Bellow, Vladimir Nabokov, James Joyce ed Elmore Leonard. Col tempo divenne un rappresentante della letteratura postmoderna inglese. Da sempre in competizione con la figura paterna. Martin Amis conobbe il mondo dell'editoria fin da giovane. Scrisse il suo primo romanzo, The Rachel Papers, di notte e nei fine settimana. Il lavoro venne pubblicato in Inghilterra nel 1973. Il suo vero successo arrivò a metà degli anni '90. Nel 1994 lasciò la sua prima moglie, Antonia Phillips, per Isabel Fonseca, a sua volta scrittrice.
La produzione
Amis ha pubblicato 15 romanzi, un libro di memorie ben considerato ("Experience", nel 2000), diverse opere di saggistica e raccolte di saggi e racconti. I suoi lavori più conosciuti sono Money (1984), Territori londinesi (1989) e La freccia del tempo (1991). L'ultimo, in particolare, colpì per i personaggi: scritto come racconto autobiografico, riportava la storia di un medico che partecipò alle atrocità commesse contro gli ebrei durante l'Olocausto. Nel 1991 il libro fu candidato per Booker Prize. La casa editrice italiana Einaudi ha nel tempo pubblicato tutti i suoi libri. Fecero scalpore alcune sue dichiarazioni nel 2013.
Amis propose di installare delle cabine telefoniche nelle strade da destinare alla eutanasia degli anziani, così da trovare una soluzione all'invecchiamento. Le polemiche che seguirono quella provocazione furono feroci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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