Il Nilo si tinge di rosso: profezia apocalittica o fenomeno naturale? Cosa sta accadendo

Le acque del fiume più lungo del mondo hanno assunto in alcuni tratti una colorazione cremisi, un fenomeno che sul web ha scatenato le reazioni più disparate

Il Nilo si tinge di rosso: profezia apocalittica o fenomeno naturale? Cosa sta accadendo
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Le acque del Nilo, in alcuni tratti del suo lungo corso, si sono tinte di rosso, scatenando reazioni di vario genere sul web e sui principali social network, tra allarmismi e spiegazioni scientifiche o presunte tali.

Il fenomeno e le interpretazioni

Il fiume più lungo del mondo, fondamentale fonte di sostentamento per le popolazioni che da millenni vivono lungo le sue sponde, ha immediatamente attirato l'attenzione di curiosi da tutto il mondo, che hanno condiviso le immagini dell'insolito fenomeno ripreso dagli abitanti. E in effetti il cambio repentino di colore delle sue acque, divenute di un'intensa tonalità cremisi, non poteva di certo passare inosservato.

L'appariscente fenomeno ha scatenato reazioni contrastanti in rete, dando il via a una vera e propria cascata di interpretazioni, che spaziano dalle profezie apocalittiche alle teorie di carattere scientifico o presunte tali. Per numerosi utenti del web, il Nilo rosso rievoca a tutti gli effetti il racconto biblico di Mosè e delle piaghe d'Egitto: "Comanda ad Aronne di prendere il bastone e di stendere la mano sulle acque degli Egiziani: sui loro fiumi, canali, stagni e su tutte le loro riserve d'acqua. Tutta l'acqua si trasformerà in sangue e ci sarà sangue in tutto l'Egitto, persino nei recipienti di legno e di pietra", recita uno dei versetti relativi all'episodio. Questo simbolismo religioso ha alimentato le interpretazioni dell'evento come un segno di Roz-e-Qayamat, o "Giorno del giudizio", un segno del profondo cambiamento che stiamo vivendo in prima persona e che segnerebbe il passaggio a una nuova era.

Non si tratta, comunque, di un episodio isolato. Già in altre occasioni l'interpretazione fornita dagli studiosi è che la colorazione cremisi assunta delle acque del Nilo sia la conseguenza di fenomeni naturali, quali, ad esempio, la fioritura di alghe rosse (ipotesi più gettonata dagli esperti) o lo spostamento di sedimenti di tale colorazione trattenuti sul fondo del corso d'acqua. C'è anche chi parla invece di un evento tristemente ricollegabile all'inquinamento.

Il progetto

Frattanto Egitto e l’Arabia Saudita hanno presentato il progetto per la realizzazione di un fiume artificiale: la rete mira a trasportare il prezioso liquido desalinizzato in tutta la regione, evidenziando il problema urgente della scarsità d’acqua e l'impellente necessità di trovare soluzioni innovative nella gestione delle risorse idriche.

Il fiume artificiale potrebbe presto rivoluzionare l’espansione agricola in Egitto, una nazione attualmente conosciuta come il più grande importatore di grano al mondo, affiancandosi al ruolo già ricoperto proprio dal Nilo.

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