
Anche quest'anno il Carnevale di Notting Hill è stato luogo di violenze e aggressioni e non è ancora finito, perché il momento clou sarà stanotte. Eppure, gli arresti sono già stati oltre 140 secondo fonti della polizia. È il più grande festival di strada europeo, nato come un evento per la comunità afro-caraibica di Londra alla fine degli anni '50, che oggi continua ad attirare soprattutto gli inglesi di seconda e terza generazione provenienti da tutto il Paese, anche se è ormai un evento sdoganato e accoglie milioni di turisti.
Tuttavia, rappresenta un fattore di altissimo rischio come dimostrano ancora una volta i massicci arresti effettuati dalla polizia, di cui la maggior parte all'interno dell'area predisposta alla manifestazione e qualche decina in quelle limitrofe. Degli oltre 140 fermi, più di 50 sono per reati legati alla droga, 21 per sospetto possesso di un'arma offensiva, ben 4 per assalti sessuali e 2 per rapina. Il resto sono per aggressioni agli agenti di polizia e risse. Oltre 11 pistole e più di 40 coltelli sono stati sequestrati dalle forze dell'ordine che per l'occasione hanno schierato circa 7mila uomini. Nei primi due giorni di festival gli arresti sono aumentati del 40% rispetto all'anno precedente e un poliziotto è stato portato in ospedale per ferite alla mano causate da un'arma da taglio.
Ci sono state molte polemiche per i "poteri" speciali conferiti alla polizia in questi giorni di manifestazione, che includono anche la possibilità per gli agenti di emettere un "ordine di dispersione" per imporre a soggetti ritenuti pericolosi di lasciare l'area e di non tornare fino a 48 ore, con lo scopo di prevenire crimini e disordini. Le polemiche sono alimentate anche dall'uso di tecnologie come il riconoscimento facciale in tempo reale, che ha portato a 13 arresti tra le persone che si avvicinavano all'area: a detta di alcuni si tratta di strumenti discriminatori. Anche la massiccia presenza di polizia è stata oggetto di lamentele ma si è resa necessaria per le violente risse e accoltellamenti che si sono verificati negli anni precedenti. Anche quest'anno il rischio non è ancora scongiurato a fronte dell'ultima serata di evento ma la speranza è che le divise e gli arresti finora effettuati fungano da deterrente.
Tra i partecipanti, hanno spiegato fonti di polizia, "una minoranza ha intenzioni meno positive e negli ultimi anni questo si è trasformato in gravi violenze, tra cui tre tragici incidenti in cui sono state perse vite umane".