Cronaca internazionale

Serve i funghi a un pranzo con gli ex suoceri e muoiono in 3. Giallo in Australia

Pranzo "riparatore" con gli ex suoceri. In Australia una 48enne cucina funghi tossici e in tre muoiono. Per lei invece nessuna conseguenza. Gli inquirenti sospettano una trappola fatale mascherata da incidente

Serve i funghi agli ex suoceri e muoiono in tre. Giallo in Australia

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Serve i funghi agli ex suoceri e muoiono in tre. Giallo in Australia

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Pranzo con delitto. In Australia gli investigatori sospettano che sia andata proprio così: che quell'invito a tavola fosse in realtà una trappola mortale. A fine luglio, nella cittadina di Leongatha, a sud del Paese, la 48enne Erin Patterson aveva organizzato un pranzo "riparatore" per ricucire i rapporti con l'ex marito, con i suoceri e gli zii di lui. Una bella rimpatriata con leccornie preparate dalla padrona di casa. Peccato che quell'incontro si sia trasformato in tragedia: tre degli invitati sono morti e una quarta persona è in fin di vita. La polizia sta da giorni vagliando la posizione della donna, che per l'occasione aveva cucinato funghi per tutti. Funghi rivelatisi poi altamente tossici.

Erin aveva invitato i suoi ex suoceri, Gail e Don Patterson, insieme alla sorella di Gail, Heather Wilkinson, e suo marito Ian. Alcune ore dopo quel pranzo, gli invitati avevano iniziato ad accusare i sintomi di una grave gastroenterite. La situazione si era poi aggravata, sino alla morte di tre dei quattro ospiti. Invece, nessuna conseguenza riportata dalla padrona di casa. Secondo gli inquirenti, la 48enne avrebbe ucciso gli ex suoceri Gail e Don Patterson assieme a Heather Wilkinson, mentre il marito di quest'ultima è stato ricoverato in gravi condizioni e potrebbe salvarsi con un trapianto di fegato. Stando ai primi accertamenti, pare che il gruppo di commensali avesse mangiato alcuni esemplari di amanita phalloide, funghi velenosissimi. E accomodato a quel tavolo ci sarebbe dovuto essere anche l'ex marito della sospettata, salvatosi dalla tragedia grazie a una defezione dell'ultimo minuto.

Intercettata dai media locali, la 48enne Erin Patterson è apparsa in lacrime davanti alle telecamere. E, sempre con gli occhi lucidi, ha ricordato così le vittime: "Li ho amati e sono devastata dal fatto che se ne siano andati". In una dichiarazione registrata da Abc, la donna ha anche rigettato le accuse di aver cucinato quei funghi con la consapevolezza che fossero velenosi. "Non avevo assolutamente alcun motivo per colpire queste persone che amavo", ha affermato, sostenendo di aver messo in pentola una miscela di funghi champignon acquistati in una grande catena di supermercati assieme a funghi secchi comprati mesi prima in un negozio di alimentari asiatico a Melbourne. Ma gli investigatori credono poco a questa versione. Pare peraltro che nella discarica di Leongatha sia stato ritrovato un essiccatore per alimenti che - secondo i sospetti - la donna avrebbe utilizzato per preparare i funghi.

Stando a quanto riportano le cronache locali, la signora Patterson avrebbe ammesso di aver mentito agli investigatori dicendo loro di non avere più da mesi il disidratatore d'alimenti. A rendere ancora più inquientante la vicenda, un ulteriore dettaglio: Simon Patterson, l'ex marito della donna scampato al fatale pranzo, nel maggio dello scorso anno era rimasto in terapia intensiva per quasi tre settimane a causa di una misteriosa malattia allo stomaco.

Gli inquirenti non escludono pertanto che la 48enne avesse organizzato uno "sterminio" di massa con il desiderio di far sembrare tutto una drammatica casualità.

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