
Un volo Ryanair è stato costretto a effettuare un atterraggio d'emergenza a Manchester essendosi trovato in grave carenza di carburante. A quanto pare, infatti, nei serbatoi erano rimasti appena 220 chili di cherosene, il tanto sufficiente per alimentare il velivolo per altri 5 minuti. Una condizione assai allarmante, che ha portato a un rapido atterraggio. Ma come si è arrivati a una simile situazione?
L'episodio, stando a quanto riportato, si è verificato lo scorso 3 ottobre. Tutto fa pensare che qualcosa nei calcoli fatti dal personale competente sia stato sbagliato. Il carburante, infatti, non era abbastanza per compiere la tratta Pisa-Prestwick. A non tornare sono anche i tempi: pare infatti che l'aereo sia rimasto in volo per almeno 4 ore e mezza, ben 2 ore in più rispetto all'ordinario. La causa di ciò è da riscontrare anche nelle avverse condizioni meteo.
Il volo FR3418, partito da Pisa, ha cercato più volte di atterrare a Prestwick (Scozia), ma il forte vento ha impedito le manovre per due volte. A quel punto il pilota ha chiesto di poter atterrare a Edimburgo, ma anche in quel caso non è stato possibile procedere per via del maltempo. Il velivolo è quindi stato dirottato su Manchester, ma a quel punto nei serbatoi era rimasto pochissimo carburante. L'atterraggio doveva essere eseguito con urgenza. Erano rimasti 100 chili di carburante nel serbatoio sinistro e 120 in quello destro. L'autonomia era di soli 5-6 minuti. Una situazione ad altissima tensione. La domanda é: possibile ritrovarsi con così poco carburante?
Di norma nei serbatoi deve esserci il carburante necessario per arrivare a destinazione e ad
effettuare, in caso di necessità, una possibile "riattaccata", ossia non atterrare nell'aeroporto prestabilito per raggiungerne un altro. In sostanza, si parla di circa mille chili in più del totale necessario per compiere un volo.