Cronaca internazionale

"Salvata dalle canzoni di Bocelli". E il tenore scrive all'ostaggio di Hamas

Yaffa Adar, rimasta prigioniera nella Striscia di Gaza per 49 giorni, ha raccontato di aver trovato la forza di sopravvivere canticchiando le melodie dell'artista italiano. Bocelli: "Grande emozione, sei un esempio per tutti"

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Nei giorni di paura e terrore, prigioniera dei terroristi nella Striscia di Gaza, un’israeliana di 85 anni ha trovato la forza di resistere grazie alla musica di Andrea Bocelli. È la storia di Yaffa Adar, una sopravvissuta della Shoah rapita il 7 ottobre dal kibbutz di Nir Oz e liberata il 24 novembre in uno dei primi scambi di ostaggi.

L’anziana è rimasta per 49 giorni nelle mani di Hamas. Un video del suo rapimento aveva fatto il giro dei social. Nelle immagini, si vedeva la donna caricata di peso su una specie di golf kart dai palestinesi, per poi essere condotta nell’exclave. Per sopravvivere ai suoi aguzzini, ha tratto forza dalle melodie del tenore italiano. La nuora Aviva Klompas, attivista ed ex membro della delegazione israeliana all’Onu, ha raccontato su X che “Bocelli è venuto a conoscenza negli Usa, tramite il produttore Gad Oron, di come Adar abbia ogni giorno canticchiato in cattività le sue arie per darsi coraggio”. Non appena l’artista ha scoperto di aver aiutato la donna a superare quest’esperienza traumatica, durante la cerimonia del suo staff per l'accensione delle candele di Hannukkah, ha scritto all’85enne.

Voglio ringraziarti per l'emozione che la tua storia ha suscitato in tutte le persone che hanno avuto il privilegio di ascoltarla e soprattutto in me che, incredibilmente, ne sono parte”, si legge nella lettera indirizzata a Yaffa e letta dalla nuora in un video caricato sulla piattaforma di Elon Musk. “Non avrei mai pensato che la mia umile voce, questo grande dono ricevuto dal cielo, potesse un giorno rivelarsi così importante. Non c'è premio, onore, applauso o riconoscimento che sia importante come le tue parole che ti assicuro non dimenticherò mai. Grazie a te d'ora in poi canterò con nuovo entusiasmo, fiducia e energia”. Bocelli ha anche espresso il desiderio di poter incontrare l’anziana donna e di poter cantare solo per lei, “qualunque cosa desideri, in modo da cancellare per quanto possibile la dolorosa memoria dei terribili giorni che io non posso neppure immaginare”. L’artista, inoltre, ha detto di ammirare profondamente il coraggio di Yaffa, definendolo un esempio per tutti.

Le parole del tenore italiano hanno commosso profondamente la donna, incredula di aver ricevuto una lettera del genere da colui che, indirettamente, le ha salvato la vita in quei giorni difficili. “Andrea Bocelli, che onore. Non riesco a crederci, ho tra le mani una lettera per me scritta da lui”, ha esclamato, baciando e stringendo al petto la missiva.

Questo è il momento più importante della mia vita”.

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