Sulla Flotilla anche il figlio dell'assessore Pd di Bergamo: "Bisogna farsi avanti"

Il 25enne studia ad Amsterdam da 5 anni e viaggia sulla Ghea che, al momento, è ferma in porto in Sicilia

Sulla Flotilla anche il figlio dell'assessore Pd di Bergamo: "Bisogna farsi avanti"
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Venticinque anni, studente di Neuroscienze e Filosofia ad Amsterdam, figlio dell'assessore del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi: è l'identikit di Dario Crippa, uno degli attivisti a bordo delle navi della Gaza Sumud Flotilla. Si trova a bordo della Ghea, una delle barche che sarebbe dovuta partire dalla Sicilia ma, finora, è ancora placidamente in rada in un golfo protetto della Sicilia, nei pressi di Capo Passero. Pare che prenderanno definitivamente il mare a breve per incrociare le barche che arrivano dalla Spagna ma che prima hanno fatto un lungo pit-stop in Tunisia, dove si sono lamentati della scarsità di carburante e dove alcune decine di attivisti, ufficialmente per ragioni di sicureza, sono stati fatti scendere.

"Già dai tempi del Sarpi ero attivo su questo fronte, lavoravo con i migranti a Bergamo. Ho continuato cinque anni fa quando mi sono trasferito ad Amsterdam. Ma seguivo la questione palestinese da molto prima del 2023, e il giugno scorso ho partecipato con il contingente olandese alla Marcia per Gaza dal Cairo, dove però siamo stati bloccati", ha raccontato al Corriere della sera. "Il nome “Sumud” vuol dire resilienza ed è ispirato proprio alla resilienza che sta dimostrando il popolo palestinese. Noi lo facciamo per far smuovere i governi e le coscienze del mondo. Bisogna farsi avanti. La flottiglia è un promemoria vivente che le persone comuni possono unirsi per cause straordinarie, mostrando cosa è possibile quando la compassione è più forte della divisione. Attraverso il mare, colleghiamo le comunità e ricordiamo al mondo la nostra comune umanità", ha aggiunto.

Anche a lui è stato imposto il silezio sulla strategia, quindi non dirà esplicitamente quello che andranno a fare, anche se basta usare la logica per intuirlo dalle sue parole: "Resteremo sempre nella legalità e quindi non entreremo nello spazio marittimo israeliano. Vogliamo solo arrivare a Gaza. Ogni azione che potrebbe fare Israele, invece, non sarebbe legale".

Ovviamente, Crippa fa rifrimento al blocco navale che, da tempo, Israele applica su Gaza e che la Flotilla ha dichiarato di voler rompere. "Tutto quello che faccio è ispirato ai valori che mi hanno dato i miei genitori. E sento sempre il loro supporto in ogni cosa che faccio", ha concluso Crippa.

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