Baby gang pesta disabile, il video choc che indigna sui social network: "Devo riprendere tutto"

Lo sfogo del cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi: "Sono senza parole. I genitori di questi ragazzi sappiano come rimediare a così tanto orrore"

Baby gang pesta disabile, il video choc che indigna sui social network: "Devo riprendere tutto"
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Si è trattato di una vera e propria spedizione punitiva, un terribile pestaggio ai danni di un disabile di 16 anni, con tanto di video caricato sui social network per "immortalare" la preda del raid compiuto dalla baby gang nella stazione ferroviaria di Galatina (Lecce): le immagini choc hanno fatto rapidamente il giro del web suscitando indignazione e reazioni di condanna, anche da parte del cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi.

I fatti

L'episodio si è verificato nella serata dello scorso mercoledì 16 aprile all'interno della sala d'attesa dello scalo leccese, dove la vittima, un disabile invalido al 100% di nazionalità tunisina, è stata circondata e letteralmente massacrata di botte da una decina di membri di una banda composta da minorenni, tra cui anche alcune ragazze: stando a quanto riferito dalle autorità, alcuni dei responsabili non hanno ancora compiuto 14 anni.

La baby gang non ha mostrato alcun ripensamento, e tutti i protagonisti dell'agghiacciante vicenda si sono diretti senza esitazione contro il 16enne, colpendolo con inaudita violenza con pugni, calci, schiaffi e anche tramite una cintura. Non solo, dato che, particolarmente orgogliosi dell'aggressione, i ragazzini hanno provveduto a riprendere tutto con uno smartphone per poi diffonderne il contenuto con orgoglio sui social media. "Devo riprendere tutto, oggi siamo qui con la gang del bosco", dice una voce femminile in sottofondo. "Amò, dentro ci sono le telecamere", avvisa la ragazzina, ma neppure questo arresta la furia dei facinorosi, così come inutili sono le richieste di pietà da parte del disabile.

A scoprire l'increscioso pestaggio è la madre della giovane vittima, che il giorno dopo nota i segni inequivocabili lasciati dagli aggressori: inizialmente restio, il disabile rivela cosa è accaduto il giorno prima e viene trasportato in ospedale, dove per le lesioni riportate, tra cui la frattura di una costola, i medici riconoscono 25 giorni di prognosi. Il passo successivo è ovviamente quello della denuncia, e a raccoglierla sono gli uomini del commissariato di Galatina.

Gli inquirenti avrebbero tra l'altro già identificato tutti i responsabili, anche perché la stessa baby gang si era già resa protagonista della brutale aggressione a un altro minorenne pochi giorni prima del pestaggio alla stazione, ovvero sabato 12 aprile. Già noti alle forze dell'ordine per reati di vandalismo, i membri della banda sono soliti caricare sui social degli scatti in cui indossano cappucci in testa e stringono in mano coltelli o spranghe, proprio come i protagonisti della "Gang del bosco" da cui hanno preso in prestito il nome

Lo sdegno

"Le immagini girate nella stazione turbano le coscienze", commenta il sindaco di Galatina Fabio Vergine. "Il bullismo, la violenza, la sopraffazione e l’illegalità sono piaghe sociali spesso ignorate fino a quando non sfociano in criminalità. È un’azione criminale e odiosa. Nessuno si permetta di sminuirla", aggiunge il primo cittadino."Il bullo può sviluppare comportamenti antisociali, la vittima può cadere nell’isolamento e nella depressione. Galatina ha gli anticorpi, e chiederemo un tavolo di lavoro con tutte le istituzioni competenti. Dobbiamo farcela. Tra il male e il bene, è più forte il bene", conclude Vergine.

"È un segnale del cattivo stato sociale ed emotivo di una parte dei ragazzi", dichiara invece il presidente dell’Ordine degli psicologi pugliesi Giuseppe Vinci, come riportato da Il Corriere. "Si tratta di un’aggressione che coinvolge dinamiche di gruppo, disprezzo per le fragilità e uso della violenza come affermazione. Bisogna educare: le scuole, le famiglie e le istituzioni devono diventare luoghi sicuri di crescita, con psicologi e educatori capaci di intercettare il disagio prima che diventi violenza", conclude il presidente.

Le immagini choc hanno suscitato lo sdegno anche del cantante dei Negramaro Giuliano

Sangiorgi, che così ha commentato in rete: "Non può più succedere. Sono senza parole. I genitori di questi ragazzi sappiano come rimediare a così tanto orrore", scrive il leader del celebre gruppo musicale.

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