“Oggi solamente il 4% delle imprese italiane genera circa il 75% dell’export ed è composto prevalentemente da grandi aziende, mentre il cuore del nostro sistema produttivo è fatto di piccole e medie imprese. Per queste realtà, le fiere sono il primo passaporto per l' estero, rappresentano il più immediato strumento di accesso ai mercati internazionali”, così Giovanni Bozzetti, presidente di Fondazione Fiera Milano ha sottolineato l’importanza per il Made in Italy delle manifestazioni espositive, intervenendo alla “Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese” nel panel “La voce alle imprese”.

“Le fiere non sono semplicemente eventi o luoghi di transazioni economiche, ma vere e proprie infrastrutture strategiche al servizio del Paese: strumenti di relazione, fiducia e visione, e una forma concreta di diplomazia economica in cui il Made in Italy dialoga con il mondo” ha aggiunto, rimarcando che si tratta di un ruolo “confermato anche dai numeri: le aziende che partecipano alle nostre manifestazioni generano complessivamente 47 miliardi di euro di fatturato, di cui 17 miliardi sui mercati esteri”.
Per Giovanni Bozzetti, “l’internazionalizzazione non è più una scelta strategica tra le altre, ma una condizione necessaria per la competitività dell’Italia. Il sistema fieristico italiano è oggi il quarto al mondo, con un valore di circa 1,4 miliardi di euro. Per esprimere appieno il suo potenziale deve rafforzare la capacità di lavorare in modo unitario, superando frammentazioni e campanilismi.
Proprio per questo, la sfida che affronta il sistema fieristico è la stessa che riguarda il nostro tessuto produttivo: fare sistema, perché essere piccoli è spesso un valore, ma restare isolati è un limite”.