Napoli, il troppo rumore degli aerei non piace al sindaco: è scontro totale con la società Gesac

La Gesac, società che gestisce lo scalo di Capodichino, ha replicato alle parole del sindaco spiegando che si tratta di accuse infondate

Napoli, il troppo rumore degli aerei non piace al sindaco: è scontro totale con la società Gesac
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Si infiamma la polemica sull’impatto acustico dell’aeroporto di Capodichino tra il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e la Gesac (Gestione servizi aeroporti campani), società che gestisce lo scalo. Avvisaglie già si erano segnalate lo scorso anno quando Gesac lamentava l'aumento delle tasse aeroportuali. In quel caso l'amministrazione comunale rispose puntando il dito verso il Patto per Napoli. Una polemica che sembrava essere finita lì. E invece nelle ultime ore è andato in scena un secondo atto. Questa volta, però, è il primo cittadino a partire all’attacco.

In una lettera indirizzata al capogruppo Pd in Consiglio comunale, e per conoscenza alla stessa Gesac, Arpac e ad Enav, Manfredi ha parlato dell'impatto acustico dell'aeroporto. Una missiva che ha suscitato subito la pronta reazione della società che gestisce lo scalo. "È indubbio che l’aumento del traffico aereo registratosi negli ultimi anni contribuisca alla produzione di rilevanti emissioni sonore e di un livello notevole di inquinamento acustico costituenti un pericolo ed una minaccia per la salute e la tranquillità non solo della popolazione residente nei pressi dello scalo, ma anche degli abitanti nei quartieri rientranti nei corridoi di atterraggio e decollo", aveva scritto il sindaco a Gennaro Acampora in una nota del 2 agosto pubblicata dal sito Repubblica Napoli.

Al sindaco ha subito replicato la Gesac: "Parlare di 'pericolo' è oggettivamente infondato e rischia di generare un allarme del tutto ingiustificato. Il rumore aeroportuale è normato da un decreto che istituisce una specifica Commissione (ex Art.5) con il compito di definire la zonizzazione acustica, il sistema di monitoraggio e controllo e le azioni di mitigazione del rumore di origine aeronautica". La società spiega anche che "questa commissione alla quale partecipano tutti gli enti locali, gli enti dell'aviazione, e rappresentanti delle compagnie aeree è la più antica d’Italia ed è stata la prima ad attivare, già nel 2003, un sistema di monitoraggio acustico composto attualmente da otto centraline e a sanzionare le compagnie aeree che violano le procedure antirumore, ad oggi rispettate da oltre il 98% dei voli".

Nel documento si evidenzia anche che "in seno alla Commissione sono state adottate ulteriori azioni di mitigazione dalla chiusura dello scalo al traffico notturno (dalle 24 alle 6) ed una procedura di decollo aggiuntiva per meglio distribuire i voli sul territorio e ridurre l’impatto sul centro storico". Per la Gesac di questa nuova procedura "entrata in vigore in via sperimentale a fine febbraio, se ne può tracciare un primo e positivo bilancio. Nei primi quattro mesi di sperimentazione (aprile-luglio), oltre 200 ore di volo in meno che si traducono in minore emissione di rumore e di CO2, stimata in oltre cinquemila tonnellate in meno. Il monitoraggio dei dati è condotto dall’ARPAC, la cui veste istituzionale a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, è garanzia di terzietà".

La Gesac ricorda che nel dicembre del 2022 l’Aeroporto di Napoli Capodichino "ha ottenuto il livello 4+ transition dell’Airport Carbon Accreditation di ACI Europe, la massima certificazione ambientale in campo aeroportuale, riconosciuta solo a 23 società di gestione al mondo. Negli ultimi 15 anni, a fronte del raddoppio del numero di passeggeri (5.7milioni nel 2007, 10.9 nel 2022) non è corrisposto un analogo incremento dei voli, cresciti solo del 16%. Un risultato possibile grazie ad una strategia commerciale che ha incentivato l’utilizzo di aeromobili più capienti e di minore impatto ambientale e ad un maggior riempimento dei posti disponibili a bordo (passato dal 68 all’85%)".

Inoltre nella nota si evidenzia ancora che Gesac è consapevole che lo scalo partenopeo di Capodichino "non può da solo rispondere alla crescente domanda di trasporto aereo della regione Campania" e pertanto è impegnata nella realizzazione dell’aeroporto di Salerno "che vedrà i primi voli a partire dall’estate 2024. Grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie disponibili sul mercato, Salerno sarà l’aeroporto più eco sostenibile d’Europa".

Infine la società ha spiegato che per ogni milione di passeggeri trasportati si creano tra gli 800 e i 1.200 nuovi posti di lavoro.

Si tratta di un dato che, tradotto nella realtà campana, "equivale a circa 13mila posti di lavoro" e che "i buoni risultati gestionali del 2022 hanno consentito di distribuire dividendi agli azionisti, fra cui anche oltre 8milioni di euro alla Città Metropolitana che detiene l’11,875% delle azioni".

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