Sangue sulle strade di Capizzi (Messina), dove un ragazzo di soli 16 anni ha perso la vita dopo essere rimasto coinvolto in una sparatoria. Il fatto si è verificato di fronte a un bar e, stando a quanto riferito, un altro giovane è rimasto ferito, anche se non in modo grave. Le forze dell'ordine hanno già provveduto a fermare tre persone.
Stando alle ultime informazioni rilasciate dalle agenzie di stampa, la vittima si chiama Giuseppe Di Dio. La tragedia è avvenuta intorno alle 21.30 di ieri, sabato 1 novembre, all'esterno di un bar di via Roma. Il ragazzo si trovava per strada, in mezzo a tante persone, quando è improvvisamente giunta un'auto con a bordo tre persone. La vettura si è fermata, e da essa è uscito un soggetto che ha cominciato a esplodere colpi di armi da fuoco. Giuseppe Di Dio è stato preso in pieno. Anche un ragazzo di 22 anno è stato colpito.
L'allarme è stato dato subito e sul posto sono intervenuti i soccorsi. Sono stati gli operatori sanitari della guardia medica di Capizzi a constatare il decesso del 16enne. Quanto al 22enne, rimasto ferito, è stato trasportato di corsa all'ospedale di Nicosia, dove si trova attualmente ricoverato. Per fortuna il giovane non si trova in pericolo di vita.
Ad occuparsi del caso è la Procura di Enna, che sta coordinando le indagini dei carabinieri. A quanto pare i militari hanno già fermato tre persone. Si tratta di un 20enne, arrestato per omicidio, tentato omicidio, detenzione abusiva di armi, detenzione di arma da fuoco clandestina, lesioni personali e ricettazione. Oltre a lui, è stato fermato anche il fratello di 18 anni e il padre: i due avrebbero infatti accompagnato il 20enne sul luogo della sparatoria.
Sembra che l'obiettivo non fosse Giuseppe, né il ragazzo che è rimasto ferito. Il fermato intendeva sparare a un'altra persona con la quale aveva avuto dei contrasti. Tutto, in ogni caso, è ancora da verificare.
I carabinieri hanno inoltre recuperato e sequestrato l'arma del delitto, una pistola che presentava la matricola abrasa.
Capizzi è sotto choc e si stringe attorno alla famiglia della vittima. "La nostra comunità è sgomenta e incredula, è una vera tragedia", ha dichiarato alle agenzie di stampa il sindaco di Capizzi (Messina) Leonardo Giuseppe Principato Trosso. "Io insegno a Nicosia e non conoscevo personalmente il giovane ucciso che andava a scuola a Troina (Enna), ma conosco la famiglia fatta di gente per bene e grandi lavoratori. Mi dicono che il figlio era un ragazzo timido, bravo e studioso", ha aggiunto."Conosco la famiglia del presunto omicida, persone con diversi precedenti penali. L'anno scorso alcuni componenti della famiglia sono stati indagati per avere dato fuoco alla caserma dei carabinieri, due giorni fa sono stati sottoposti a controlli perché sospettati di possedere armi. Ieri sera poteva essere una strage, quel bar è frequentato da molti ragazzini. I nostri carabinieri sono pochi e più volte ho chiesto al prefetto dei rinforzi. Proclamerò il lutto cittadino", ha concluso.