"Due botti e poi l'inferno". La testimonianza sull'incidente di Cagliari

Simone Pes è corso in strada dopo aver sentito due botti fortissimi: "La macchina ha sbattuto contro il mio muretto". Ecco la prima dinamica dell'incidente

"Due botti e poi l'inferno". La testimonianza sull'incidente di Cagliari
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Rimangono ancora da chiarire le cause che hanno portato alla tragedia dell'alba di domenica 10 settembre con l'incidente stradale su viale Marconi, a Cagliari, dove hanno perso la vita quattro giovanissimi tra i 19 e 24 anni e altri due coetanei trasferiti in codice rosso in ospedale. Di sicuro, quando mancavano pochi minuti alle 5 del mattino, il proprietario dell'abitazione dove si è andata a schiantare la Ford Fiesta con a bordo i ragazzi ha avvertito due botti fortissimi.

Cosa è successo

"Ho subito pensato ad un incidente, quando sono uscito ho visto cosa era successo e c’erano due ragazzi che avevano assistito al sinistro", ha affermato Simone Pes ai media locali. "La macchina ha sbattuto contro il mio muretto", ha sottolineato. Il punto esatto dove è avvenuto l'incidente è una piccola parte del muretto accanto che si trova davanti al cancello di ingresso del proprietario della casa, sul lato del marciapiede e della corsia riservata a taxi e autobus ma che all'alba si è trasformata in una scia di sangue e morte.

Le ipotesi sull'incidente

Tra le ipotesi che si accavallano in queste ore prende piede l'errore di corsia da parte del guidatore anche se non si comprende come sia stato possibile: forse l'elevata velocità ma anche una distrazione fatale che ha fatto sbandare l'auto fino a farla sbattere contro il muretto antistante l'abitazione. Il mezzo si è poi ribaltato più volte tanto che i soccorritori si sono visti davanti agli occhi una scena incredibile composto da un ammasso di lamiere.

"Dolore straziante"

"Ogni giorno la vita ci mette alla prova. Ci regala talvolta gioie e altre volte dolori. Oggi le ho vissute entrambe. Da uomo, da padre e da sindaco", ha scritto su Facebook il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che ha commentato l'incidente mortale che ha portato alla morte di quattro giovanissime vite. "È tutto il giorno che penso al matrimonio Selargino, una festa particolarmente sentita dalle nostre comunità. Alla gioia di due ragazzi che si sposano, a una famiglia che nasce, alla speranza nel futuro. Allo stesso tempo penso al dolore straziante per la perdita di quattro ragazzi, quattro giovani con meno di 25 anni, che l'appuntamento con il futuro, il loro futuro, l'hanno tragicamente mancato... e più ci penso, più mi dico: è la vita, la nostra vita. Tra gioie e dolori.

Dobbiamo fare di tutto per viverla al meglio". Alla fine del post si rivolge ai familiari, abbracciandoli idealmente, "nella speranza che la vita, questa incredibile vita che abbiamo avuto in dono, possa un giorno lenire il loro dolore".

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