Cronaca locale

La "fascia verde" di Roma: quante vetture vanno cambiate

All'orizzonte si profilano disagi e ripercussioni sulle tasche dei cittadini romani per le misure decise a favore della "fascia verde" sulla circolazione di vetture e moto: ecco cosa cambia e la protesta dei consumatori

La "fascia verde" di Roma: quante vetture vanno cambiate

Si fanno via via sempre più stringenti le misure per combattere lo smog nella Capitale ma a un prezzo molto alto: per accedere nella nuova Ztl (Zona a traffico limitato) della cosiddetta "fascia verde" (la stessa delle domeniche ecologiche) i romani dovranno dire addio ad almeno 30mila autovetture che non corrispondono ai requisiti richiesti per poter circolare oppure abiturarsi a muoversi soltanto con i mezzi pubblici.

L'avviso di Roma Mobilità

L'assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, ha fatto sapere che è iniziata l'installazione di 51 nuovi varchi lungo il perimetro della nuova Ztl Fascia Verde: nel dettaglio, le auto Euro 0, 1 e 2 benzina ed Euro 0, 1, 2 e 3 diesel non potranno più entrare né essere parcheggiate all’interno di questa fascia e lo stesso divieto vale anche per moto e motorini Euro 0 e 1. "Con l’installazione dei varchi – ha spiegato Patanè – diamo concretezza al provvedimento approvato lo scorso novembre, che ha l’obiettivo di tutelare la salute e migliorare la qualità della vita dei cittadini, perché riduce l’inquinamento e le emissioni nel rispetto delle normative europee. Con la segnaletica e i nuovi varchi saranno resi cogenti i divieti esistenti".

Non è finita qui, però: dal prossimo mese di novembre le restrizioni si applicheranno anche ai diesel Euro 4 mentre un anno più tardi sarà la volta degli Euro 3 benzina. Il problema non è certamente di poco conto perché migliaia di cittadini dovranno sborsare migliaia di euro per cambiare il proprio mezzo.

La protesta dei consumatori

"Non si è tenuto conto dell’onere che graverà in questo periodo su migliaia di romani", ha dichiarato al Messaggero Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, spiegando che i rincari hanno già dato problematiche per le famiglie e che "queste nuove restrizioni andranno a incidere su un settore, quello della mobilità, già oggetto di profondi rincari. In totale, se tutti i romani oggetto delle restrizioni si dovessero trovare tutti insieme di fronte all’acquisto della macchina nuova, dovrebbero sborsare complessivamente più di 700 milioni di euro". Il problema è serio e va affrontato perché i disagi del trasporto pubblico di Roma sono praticamente all'ordine del giorno.

L'Acos (Autorità per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale) aveva sottolineato quante ore di ritardo accumulassero quotidianamente bus, metro e ferrovie con guasti lungo la metro A molto frequenti: è logico che la nuova fascia verde non vada incontro alla viabilità cittadina e alle esigenze dei pendolari e di chi quotidianamente deve recarsi in città per lavoro. "Non è possibile che per una restrizione parziale, che tra l’altro non prevede l’intero territorio della Capitale, a pagare siano i residenti stessi", hanno dichirato al quotidiano romano Leoluca Russo, presidente regionale di Assoutenti e Nicola Tosti Croce, presidente di Assoutenti Roma. "Come si può pensare di chiedere ai residenti di evitare di usare l’auto e usare bus e metropolitane che sono continuamente oggetto di disagi e sospensioni del servizio?"

È chiaro che un'altra incongruità riguarda i romani stessi: chi vive al confine con la fascia verde non verrà toccato dai provvedimenti, coloro che stanno all'interno sì.

"C’è chi vive sul Raccordo anulare che per dieci metri di confine rientra in una fascia verde che, in sostanza, non li riguarda", hanno aggiunto, concludendo che questa misura, oltre a limitare la liberà dei cittadini, "appare eccessivamente sbilanciata e punitiva verso i residenti".

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