Cronaca locale

Fiumi di droga nei reparti, guai per 9 tra medici e personale struttura sanitaria Icot

Scandalo all'Icot di Latina dove nove persone sono state scoperte fare uso di droga e spacciare. L'indagine è durata due anni

Fiumi di droga nei reparti, guai per 9 tra medici e personale struttura sanitaria Icot

Terremoto all’Icot di Latina, dove la guardia di finanza ha individuato ben nove dipendenti - tra cui due medici - e catalogati come assidui consumatori di sostanze stupefacenti sul posto di lavoro, qualcuno di loro la spacciava pure. Il Gip del tribunale di Latina, Giorgia Castriota, si è già attivata, sospendendo momentaneamente per un anno dall’esercizio della professione l’ortopedico Luigi Emanuele, accusato di spacciare droga.

"Necessario interrompere l’attività anche di consumo dei medici e operatori sanitari, - queste le parole riportate da Repubblica Roma - potendo dalla loro condizione di assuntori di sostanze stupefacenti derivare un grave danno per la salute dei pazienti sottoposti a cure da parte di soggetti sotto effetto di droghe".

Fiumi di droga nei reparti

Un’indagine durata due anni ha avuto il suo culmine giovedì scorso, con la sospensione dell’ortopedico e l’arresto di Angelo Rigliaco, un 38enne di Latina, anche lui accusato di spaccio. La procura di Latina ha scoperto dei dettagli sconcertanti. Negli scorsi anni ci sarebbe stato tra i dipendenti dell’Icot uno smisurato uso di sostanze stupefacenti in una delle strutture sanitarie più importanti del Lazio. Tutto sembra essere partito dal pedinamento da parte delle forze dell’ordine a uno spacciatore, che ha portato dopo non molto all’arresto di un dipendente dell’Istituto traumatologico, Renato Gargiulo. Le forze dell’ordine hanno più volte appurato che Gargiulo ha spacciato droga all’interno del luogo di lavoro, anche a medici e al personale sanitario. Sarebbero stati scoperti anche un altro medico di cui non si sa il nome e un infermiere, accusato anche di spacciare sostanze stupefacenti.

L'hashish veniva potenziato

L’indagine avrebbe evidenziato come personale medico e infermieri avrebbero nel corso degli ultimi due anni consumato sul posto di lavoro hashish e marijuana “potenziata” coni il Roner, uno strumento che facilita nella droga una reazione molecolare innescata dal calore, sviluppando un principio attivo molto più elevato, in poche parole aumenta la “botta” derivante dall'assunzione di droga.

Anche una dipendente della ditta che forniva le ambulanze risulta indagata. Utilizzava sul posto di lavoro una potente variante della cannabis, "l’amnesia", che può essere tagliata con metadone, eroina e acido di batteria, ma che causa gravissimi danni permanenti al cervello.

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