Adesso è ufficiale e c'è la data: per visitare la Fontana di Trevi (e non solo) bisognerà pagare un ticket di ingresso di due euro. L'obbligo sarà operativo dal 1° febbraio e valido per tutti i turisti, italiani e stranieri, ad eccezione dei residenti nella città di Roma. A dirlo è il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che ne ha definito i dettagli. L'unica differenza, dunque, è la data di partenza: non più il 7 gennaio come indicato nei giorni scorsi ma dal primo giorno di febbraio 2026.
Gli altri monumenti a pagamento
Il primo cittadino ha spiegato che oltre alla celebre fontana del film di Fellini lo stesso prezzo sarà valido anche per altri "sei siti monumentali e museali che finora erano gratuiti": nel dettaglio si tratta di "Villa di Massenzio, Museo Napoleonico, Museo Carlo Baracco, museo Pilotti e museo Canonica". Come annunciato, rimarranno "totalmente gratuiti tutti i musei e siti monumentali di Roma Capitale per i residenti di Roma e della città metropolitana dal primo febbraio", ha precisato nel corso della conferenza stampa nella Sala Esedra dei Musei Capitolini per la presentazione del "Nuovo sistema tariffario per il sistema monumentale e museale di Roma".
Quali sono gli orari
L’obbligo di pagare un ticket da due euro per accedere al catino della Fontana di Trevi "sarà attivo dalle 9 di mattina alle 22 di sera. Ovviamente solo il catino, cioè la parte vicina alla fontana, mentre il resto della piazza sarà accessibile come sempre", ha aggiungo Gualtieri alla presenza anche dell'’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, e l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio. I controlli saranno effettuati dal persona preposto che verificherà la residenza del visitatore tramite un documento di identificazione.
I guadagni
In questo modo il primo cittadino ha messo in luce un duplice aspetto: da un lato si potrà limitare la congestione della Fontana di Trevi che nei primi mesi del 2025 è stato il monumento più visitato di Roma superando di gran lunga anche i numeri fatti dal Pantheon nel 2024. E poi, logicamente, i ricavi. "Stimiamo circa 6,5 milioni di euro l’anno".
Appena due giorni fa lo stesso assessore al Turismo Onorato ha spiegato a "Un Giorno da Pecora" su Rai Radio 1 che per la Fontana di Trevi "vogliamo fare cose rivoluzionarie, come creare una fila ordinata per entrare ed uscire ed evitare che si porti del cibo all'interno. Stiamo facendo una sperimentazione che sta andando molto bene e poi vediamo. Chiaramente se si vuol passare sulla piazza lo si può fare liberamente".
Il Codacons è contrario
"Il Codacons conferma la propria contrarietà al ticket per i turisti che vogliono accedere alla Fontana di Trevi, annunciato oggi dal sindaco Gualtieri e in partenza dal prossimo 1° febbraio. Si tratta di una monetizzazione di un sito di interesse storico e culturale ancor più assurda se si considera che la tassa sulla fontana andrà pagata solo di giorno, mentre l’accesso sarà gratuito dalle ore 22 alle ore 9 ", recita un comunicato dell'associazione. "Una disparità di trattamento tra turisti, a seconda dell’orario di visita, che appare francamente incomprensibile.
Balzelli a carico dei visitatori, come dimostra la tassa di soggiorno, servono più ai Comuni per reperire risorse che alla reale tutela dei monumenti, i quali vanno protetti da sovraffollamento e degrado contingentando gli accessi ma senza prevedere costi a carico dei turisti", conclude il Codacons.