Le ali di Milano

Giorno della Memoria, a Linate la mostra "I Giusti delle Nazioni"

Nell'area partenze del city airport una mostra inedita svela al pubblico le storie di chi in Europa, in silenzio e a rischio della vita, ruppe il muro di indifferenza e complicità salvando dalle persecuzioni gli ebrei

Giorno della Memoria, a Linate la mostra "I Giusti delle Nazioni"

Milano non dimentica e in occasione della Settimana della Memoria, Sea è a fianco dell’Associazione Figli della Shoah e ospita una mostra inedita allestita all’aeroporto di Linate per contribuire ancora una vota a tenere viva la memoria delle terribili persecuzioni anti ebraiche di 80 anni fa. Mostra intitolata “I Giusti tra le Nazioni” e dedicata a coloro che hanno cercato di aiutare, assistere e in alcuni casi salvare la vita agli ebrei che dovevano nascondersi dalla persecuzione, dai campi di concentramento, dalla morte.

Un racconto-testimonianza fatto di volti, nomi e storie che snoda attraverso 24 pannelli dedicati ai “Giusti” allestito nell'area partenza in prossimità del Gate 4 e inaugurato da Daniela Dana Tedeschi presidente dell’Associazione Figli della Shoah, Alessandro Fidato chief operating officer di Sea e Arianna Censi, assessore alla Mobilità del Comune di Milano.

Linate mostra Shoah

Il titolo si richiama al progetto internazionale sviluppato negli anni Sessanta dall’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme per assegnare il titolo di “Giusto fra le Nazioni” alle persone non ebree che, disinteressatamente e a rischio della propria vita o quella dei loro familiari, salvarono gli ebrei durante la Shoah.

Da allora il concetto di “Giusto” che risale al Talmud, testo fondamentale della religione ebraica, è diventato – come sottolineano gli organizzatori - un simbolo universale. Durante il secondo conflitto mondiale il destino dei cittadini ebrei nei territori del Terzo Reich e nelle nazioni da loro occupate, dipese sia dalla politica tedesca e collaborazionista, sia dall’atteggiamento delle popolazioni locali. Così ai documenti in mostra sono tratti dagli archivi dello Yad Vashem svelano queste storie e i volti dei protagonisti silenziosi che non volevano alcun riconoscimento per quello che avevano fatto e che purtroppo hanno rappresentato un fenomeno marginale.

Nella gran parte dei casi, i cittadini scelsero di ignorare la persecuzione e l’eliminazione dei loro vicini ebrei, nonostante vivessero fianco a fianco da secoli. Il terrore che i tedeschi instillarono nelle popolazioni e la tendenza umana al conformismo e all’indifferenza, portarono la maggioranza silenziosa a concentrarsi sulle difficoltà personali e a non interessarsi alla sorte degli ebrei. A volte la situazione insostenibile degli ebrei venne persino usata per trarne profitto attraverso ricattati con minacce di denuncia e le loro proprietà furono depredate all’atto della deportazione. Il collaborazionismo con i tedeschi si manifestò nella delazione riguardo a ebrei nascosti, nella partecipazione al loro arresto e addirittura nel loro assassinio. Ecco perché è importante la memoria, non dimenticare voltandosi dall’altra parte perché questo non si ripeta. Questa mostra è dedicata a loro.

Linate inaugurazione mostra Shoah

“Il tema di quest'anno è importante e rilevante ancora oggi, soprattutto oggi, perché il Giusto è una persona normale, non è un eroe, non è un santo ma è una persona che durante le persecuzioni anti ebraiche ha deciso di non essere indifferente anche a costo di mettere a rischio la propria vita e quella dei suoi familiari in modo assolutamente disinteressato decidendo di non raccontare nulla di quello che ha fatto – ha spiegato Daniela Dana Tedeschi - . Questo rende il Giusto una persona davvero speciale che ha salvato non ebrei ma esseri umani perché era l'unica cosa che il suo animo gli diceva di fare, una scelta non scontata che abbatteva il muro dell’indifferenza e della complicità indicando, come è ben rappresentato dal manifesto della mostra, una una via di salvezza che vale anche per le generazioni successive. Sono tutte storie europee che hanno una valenza particolare perché sono presentate in aeroporto, un luogo di passaggio e di incontro internazionale e non parlano quindi solo agli italiani ma anche agli altri cittadini europei”.

“Da anni Sea è a fianco dell'associazione Figli della Shoah e non è la prima volta che ospitiamo le loro mostre qui a Linate perché vogliamo contribuire a mantenere la memoria di questa terribile tragedia.

Quest’anno la mostra è ospitata nella nuova area dell'aerostazione ed facilmente accessibile a tutti coloro che vogliono venire a visitarla”, ha sottolineato Alessandro Fidato, mentre Arianna Censi ha ricordato le tante iniziative in corso a Milano per pendere omaggio alle vittime della Shoah, ultima delle quali il tram dedicato al Giorno della memoria che perorre la linea 9.

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