Si è risolto tutto solo con un grande spavento. Per fortuna nessuno tra i 240 alunni e i 25 membri del personale scolastico della scuola primaria di via degli Anemoni, a Milano, è rimasto ferito. Alle 9.30 circa di questa mattina, l’istituto scolastico è stato evacuato a causa dello scoppio di una delle tre caldaie presenti nell’edificio, che ha provocato un principio di incendio prontamente spento dai vigili del fuoco del distaccamento di via Sardegna. I pompieri, dopo aver tratto in salvo le 265 persone ospitate nella scuola, hanno messo in sicurezza i locali.
Lo scoppio e l’intervento dei vigili del fuoco
I 250 bambini e i 25 componenti del personale scolastico presenti nella scuola in quel momento sono stati evacuati esclusivamente a scopo precauzionale. Gli alunni – hanno fatto sapere i vigili del fuoco - non hanno fatto più rientro in classe a causa degli ulteriori controlli ancora in corso. Molto rumore per nulla si potrebbe dire: il Comune di Milano ha precisato che non ci sono stati danni di alcun tipo nella scuola primaria Anemoni evacuata questa mattina quando si è verificato un problema alla caldaia durante la manutenzione ordinaria fatta dall'azienda che ha l'appalto calore.
"Nel corso delle prove a caldo - spiega una nota di Palazzo Marino - operazioni preliminari all'attivazione del servizio di riscaldamento, si è verificato un malfunzionamento che ha causato il rumore percepito". Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale degli uffici di area tecnica del Comune. Per precauzione personale e studenti che avevano sentito il botto, in tutto 265 persone, sono stati fatti uscire mentre la ditta preposta ha effettuato le verifiche tecniche sull'edificio che non hanno "rilevato alcun danno alla struttura".
Le condizioni degli edifici scolastici in Italia
Quello della scuola primaria di Milano non è l’unico episodio e non sarà neppure l’ultimo verificatosi nelle strutture che ospitano alunni e insegnanti. Le condizioni degli edifici, da nord a sud, non sono rassicuranti ed è proprio per questo motivo che il governo punta molto sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per migliorare l’edilizia scolastica. I problemi maggiori riguardano la vetustà degli edifici che hanno bisogno di lavori di ristrutturazione non più rinviabili.
I dati
L’anno scorso, dalle verifiche effettuate dal ministero della Pubblica istruzione, è risultato che il 58% delle scuole italiane risulta senza agibilità. Molti di questi immobili hanno subito anche diversi crolli di intonaco e di tettoie.
Il ventunesimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole e degli atenei in Italia ha evidenziato come siano stati registrati 61 casi di cedimenti negli edifici che ospitano scuole: il 39% dei crolli è avvenuto al sud, il 38% al nord e il 23% nelle regioni del centro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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