Cronaca locale

"Inopportuno": bufera per le "cubiste" alla festa dell'Ordine degli avvocati di Roma

Martedì sera, 12 dicembre, si é svolto all'Opus Club il party natalizio organizzato dalla fondazione dell'Ordine degli avvocati di Roma. Polemica per l'esibizione delle "cubiste" definita "inopportuna".

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Doveva essere un evento di beneficenza per i colleghi in difficoltà economiche e per progetti di solidarietà e, invece, si è trasformato in un party all’insegna delle polemiche. Stiamo parlando della festa natalizia organizzata martedì sera,12 dicembre, dalla Fondazione dell’Ordine degli avvocati di Roma, all’Opus Club, nel quartiere Flaminio. Tuttavia, a scatenare la querelle non è di certo stato il buffet, ricco di pietanze dolci e salate, ma quanto un’esibizione – a quanto pare inaspettata – che avrebbe visto protagoniste quattro "cubiste".

La protesta

Una serata che, alla presenza degli iscritti all’Ordine degli avvocati, dei loro amici e dei loro familiari, avrebbe preso il via sulle note della Frankie e Canthina band, subito dopo il buffet di partenza. A seguire, l’esibizione della dj Gisele De Assis in consolle e, subito dopo, le "cubiste". Una scelta che ha immediatamente scatenato le polemiche, soprattutto per chi ritiene che in questo momento storico la performance sia stata alquanto inopportuna.

Dunque, nella giornata di oggi, mercoledì 13 dicembre, è arrivata la mail di protesta alla Fondazione direttamente da uno dei suoi iscritti, Ivano Cimatti, che ha partecipato in prima persona all’evento. “L’organizzazione ha previsto la presenza, sul palco, di ragazze/ragazzine stile “cubiste” anni Ottanta. Io l’ho trovato sbagliato o quanto meno decisamente inopportuno in questo momento storico caratterizzato dall’esplodere di fenomeni che possiamo definire di patriarcato, maschilismo e/o similia”, ha scritto l’avvocato.

Poi, ha proseguito citando il film C’è ancora domani di Paola Cortellesi: “Il successo del film della regista Paola Cortellesi comprova che quella cultura che rappresentava la donna in termini di oggetto di piacere ha fatto il suo tempo”. E ancora, ha continuato, questa volta chiamando in causa lo scrittore Alessandro Baricco: “Il grande scrittore Alessandro Baricco, nella recentissima intervista podcast (Wild Baricco) ha spiegato benissimo che in questo Paese nasciamo purtroppo maschilisti ma che la cultura, l'elaborazione culturale e psicologica porta tutti noi ad affrancarci da quel modello vetero sociale”. Infine, ha rincarato la dose prima di dissociarsi dall’evento: “È decisamente inutile che l'Ordine forense, in ambito locale e nazionale si munisca/no di comitati e/o strutture di pari opportunità se poi organizza/no eventi tipo quello di ieri”.

La replica del presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma

In breve tempo la lettera pubblicata su Facebook dall’avvocato Cimotti ha fatto il giro del web, provocando anche un’immediata reazione social. “Per i consiglieri e per il sottobosco ordinistico tutto fa brodo pur di mettere in moto la macchina elettorale, fa pena però quel nutrito ceto di buontemponi che, pur presi in giro sulla finalità dell’evento, ha continuato ad applaudire”, ha scritto un avvocato. “Soldi tanti… buon gusto no...”, ha commentato un altro.

È a questo punto che è intervenuto pubblicamente Paolo Nesta, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma: “Cubiste alla riunione di fine anno? Ma scherziamo? È stata una serata di beneficenza apprezzata da tutti i partecipanti. L'orchestra ha suonato per un paio di ore e per alcuni brani hanno fatto esibire le ballerine ad accompagnare la musica. Stiamo parlando di professioniste, non di cubiste, che mi sembra un termine dispregiativo. Una di loro si è esibita nel tour di Baglioni, un'altra era ad 'Amici', erano vestite da ballerine e sono venute con l'orchestra”. Poi, ha chiarito che l’evento non ha suscitato alcuna lamentela neanche: “dalla presidente del comitato Pari opportunità ma anche padri e madri di famiglia che erano presenti all'evento”. Infine, ha ribadito: “Abbiamo mangiato, c'era musica e centinaia di persone, ma niente di disdicevole”.

La replica del presidente Andrea Borgheresi

Anche il direttore della Fondazione dell’Ordine degli avvocati di Roma, Andrea Borgheresi, ha espresso la sua opinione a riguardo di quanto accaduto: “Quel che leggo è denigratorio per coloro che svolgono le attività di cubiste. In questo caso vengono offese anche delle professioniste di un certo calibro. Sono ballerine, fanno parte del corpo della band e indossavano abiti appropriati all’epoca della musica riprodotta. Il tutto su una coreografia di Eleonora Scopelliti. Andate a guardare chi è”.

Dunque, ha proseguito: “Tutto ciò ha portato un danno all’immagine dell’avvocatura romana che da domani (giovedì 14 dicembre, ndr...) ospita il congresso nazionale forense, massima assise dell’avvocatura italiana, dove arrivano 1600 delegati da tutta Italia per discutere di giustizia, di ordinamento professionale, anche alla presenza del ministro della giustizia”. Infine, ha concluso: Meglio non fare niente.

Questo paese purtroppo sta rimanendo inchiodato: meglio non fare niente e andare a vela”.

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