Cronaca locale

Eruzione dell'Etna: "Siamo terrorizzati". Città ricoperte di cenere e lapilli lavici

Ore di paura a Catania, dove l'Etna continua a spaventare la popolazione. Dalle pendici del vulcano si sentono forti boati, ma per via del maltempo è impossibile monitorare la situazione a distanza

Eruzione dell'Etna: "Siamo terrorizzati". Città ricoperte di cenere e lapilli lavici

Ascolta ora: "Eruzione dell'Etna: "Siamo terrorizzati". Città ricoperte di cenere e lapilli lavici"

Eruzione dell'Etna: "Siamo terrorizzati". Città ricoperte di cenere e lapilli lavici

00:00 / 00:00
100 %

L’Etna ha ricominciato a spaventare i cittadini di Catania e dei paesi limitrofi. Nelle ultime 24 ore il vulcano più attivo d’Europa ha iniziato una nuova fase eruttiva, già annunciata nelle scorse settime da episodi analoghi, seppur di minore intensità. Secondo gli esperti sarebbe in corso un’attività esplosiva nella Bocca Nuova, un cratere del vulcano. Le forti piogge e il maltempo impediscono però l’osservazione della zona interessata da lontano. l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si è dovuto attivare di conseguenza, utilizzando dei sofisticatissimi strumenti che tengono costantemente sotto controllo Bocca nuova.

Lapilli lavici a Nicolosi

Attimi di paura sul versante montano di Nicolosi, dove è stata segnalata la caduta di lapilli lavici. Al momento non si è ancora verificata nessuna scossa di terremoto, anche se le porte degli appartamenti in tutto il catanese vibrano da questa mattina. La situazione dal punto di vista sismico non è cambiata nelle ultime ore. Il sistema ETNAS è fermo nello stato F2, che prevede altissime probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

Le parole di una cittadina

Siamo terrorizzati - ha detto a ilGiornale.it una cittadina di Catania - da ieri non facciamo che sentire forti boati provenienti dal vulcano. Le nostre macchine, i terrazzi e le strade si sono riempiti in qualche ore di cenere lavica, che mista alla pioggia crea un fango davvero difficile da pulire. Speriamo - conclude - che il vulcano non si prepari ad eruttare”. Nel frattempo il Commissario Straordinario Piero Mattei si trova in stretto contatto con i responsabili della protezione civile comunale e regionale. Vengono monitorate minuto dopo minuto le emissioni della cenere vulcanica.

Chiuso l'aeroporto di Catania

La Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania, è dovuta correre ai ripari. Poche ore fa l’azienda ha comunicato attraverso una nota ufficiale che, per via dell’intensa attività eruttiva del vulcano siciliano e della cenere caduta sulle piste d’atterraggio e di decollo dell’aeroporto, tutte le operazioni di volo sono sospese sino al ripristino delle condizioni di sicurezza. La stessa protezione civile regionale ha emanato uno stato di allerta arancione.

I sindaci dei comuni interessati sono stati invitati ad osservare le procedure di prevenzione.

Commenti