Cronaca locale

Milano, 37 occupanti migranti sgomberati in zona Udine

L'immobile di via Siusi 12, che ospitò gli stabilimenti San Carlo, era occupato dalla Rete di solidarietà milanese "Ci siamo". Gli occupanti saranno ricollocati a cura della redazione

Milano, 37 occupanti migranti sgomberati in zona Udine

Questa mattina a Milano è avvenuto lo sgombero dell'immobile di via Siusi 12 (ex stabilimento industriale della Società San Carlo Gruppo Alimentare Spa). Era stato occupato da "Rete di Solidarietà Milanese Ci Siamo" con lo scopo di dare un alloggio in prevalenza a migranti senza fissa dimora. A darne notizia è la prefettura che spiega che l'intervento arriva "in esecuzione di pronunce della magistratura amministrativa". "Il tema della liberazione dello stabile è stato più volte oggetto di disamina in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica e le odierne operazioni di escomio sono intervenute a seguito di un complesso percorso avviato da questa Prefettura e condiviso, nei mesi, con la Procura milanese e la società proprietaria".

Sgombero a Milano, i migranti occupanti saranno ricollocati

Nel momento in cui sono avvenute le operazioni di sgombero, nell'immobile erano presenti 37 migranti che sono stati allontanati dallo stabile dalle Forze dell'ordine. "I Servizi Sociali del Comune di Milano hanno esaminato le fragilità degli occupanti e hanno offerto ai nuclei familiari con minori e ad alcuni adulti presenti, una collocazione in strutture dedicate, ma non tutti i soggetti hanno inteso aderire alla proposta - si legge nella nota della prefettura -. La cornice di sicurezza organizzata dalla Questura, con uno strutturato servizio di ordine pubblico, ha consentito di svolgere nella massima tranquillità tutte le attività connesse allo sgombero e l'immobile, al termine delle operazioni, sarà riconsegnato alla proprietà che provvederà all'immediata messa in sicurezza del bene".

"Nessuno degli occupanti può trovare casa nel mercato libero"

Pochissime ore dopo lo sgombero, "Rete solidale Ci Siamo" (il collettivo che occupava l'edificio di via Siusi 12), ha poi promosso un presidio in via Carnia angolo via Deruta. "Da ottobre 2020 in via Siusi abitavano circa 40 persone tra cui alcune famiglie con minori, provenienti dal Mali, Gambia, Marocco, Brasile. La maggior parte di loro - si legge nel loto comunicato - ha i documenti, altri sono in attesa di riceverli, altri ancora aspettano la sanatoria dal 2020. Lavorano nel settore edile, delle pulizie e della logistica o come rider. Nessuno di loro ha la possibilità di trovare nel mercato libero una casa in affitto sia per i costi esorbitanti sia perché il lavoro precario che svolgono con contratti a breve termine non rappresenta una garanzia per i proprietari di case".

Per giustificare la sua occupazione il collettivo spiega inoltre che "in questi anni, si sono svolte diverse attività che hanno coinvolto il quartiere come la scuola di italiano, momenti ludici per bambini e incontri su lavoro precario, documenti, guerre politiche e colonialismi".

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