L'Ats Città metropolitana di Milano ha dato comunicazione di alcuni casi riconducibili a infezione da legionella riconducibili al quartiere di San Siro. Attualmente sono undici i soggetti contagiati, e purtroppo è stato registrato anche un decesso.
Stando a quanto riferito sino ad ora, il sospetto focolaio è stato individuato nel quartiere San Siro di Milano, per la precisione nella zona vicina a via Rembrandt. Le autorità sanitarie hanno riscontrato undici casi, tutti con elementi che rimandano a una possibile infezione da legionella. Otto persone si trovano ricoverate in ospedale per via dei sintomi, ed è stato registrato anche un morto. Questo il bilancio dell'Ats milanese, che in queste ore sta portando avanti i doverosi accertamenti."Sono state avviate indagini volte a identificare l'origine nel contagio con campionamenti nelle abitazioni, i cui esiti di laboratorio sono ancora in corso e con la valutazione di altri luoghi sensibili del quartiere", è quanto si legge in una comunicazione ufficiale dell'Ats.
Non si tratta della prima volta che Milano si trova ad affrontare un problema del genere. Già lo scorso luglio, negli stabili di via Rizzoli, era stato registrato un altro focolaio di legionella, che aveva visto contagiate nove persone. Anche in quell'occasione, purtroppo, una persona era deceduta a causa dell'infezione.
Ma cosa sappiamo della legionella? Si trata di un batterio della famiglia dei gram-negativi aerobi. Questo patogeno è presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali, pertanto non è infrequente che riesca a diffondersi nella rete idrica delle abitazioni. Il contagio avviene via aerosol, mediante inalazione di piccolissime gocce. Non ci si può contagiare da persona a persona, né mediante l'assunzione di acqua e cibi contaminati. Fra i sintomi abbiamo febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie e dolori muscolari.
In casi pià gravi si può andare anche a insufficienza renale o shock. Il malessere compare dopo circa 2-10 giorni dal contagio. Una volta avuta la diagnosi, bisogna procedere con trattamento antibiotico mirato, ecco perché è importante sottoporsi subito a un controllo medico.