Paolo StefanatoIl presidente della Sea, Pietro Modiano, è preoccupato per la situazione di stallo provocata dalla bocciatura dell'Unione europea del decreto con cui il ministro Lupi nel 2014 aveva modificato l'operatività dell'aeroporto di Linate, estendendola anche a città europee non capitali. Il timore espresso ieri durante l'audizione alla commissione Trasporti e Partecipate del Comune (azionista di maggioranza della Sea) è «che possa essere allargata la possibilità di effettuare voli anche intercontinentali da Linate, un aeroporto dedicato ad altro, a detrimento di Malpensa dedicata allo sviluppo dei voli intercontinentali che ha bisogno per queste tratte a breve e medio raggio a sostegno».«Linate è un aeroporto saturo - ha sottolineato -. Perché allora allargare le opportunità di crescita e di rotte su Linate, mentre Malpensa è un aeroporto non saturo e ha bisogno per lo sviluppo intercontinentale di aumentare traffico?». È importante, per Modiano, che tra i due scali resti un equilibrio di attività. La questione ora è nelle mani del governo e non è ancora chiaro come sarà affrontata. Il decreto Lupi era stato varato per spianare la strada all'alleanza tra Etihad e Alitalia: rivedere il ruolo di Linate faceva parte delle condizioni poste dagli arabi. Non ha colto di sorpresa il particolare che la fretta abbia fatto perdere qualche passaggio procedurale; ma intanto detto all'italiana - il risultato del salvataggio di Alitalia è stato raggiunto. Il decreto avvantaggiava praticamente solo Alitalia-Etihad che da Linate oggi può connettersi in vari aeroporti tedeschi con la rete di Air Berlin, altra partecipata Etihad. Dietro la bocciatura del decreto, al di là delle motivazioni formali, s'intravede l'offensiva di lobbyng di Lufthansa (firmataria del ricorso), che già nei giorni scorsi aveva ottenuto dal Tar tedesco la sospensione di una serie di voli operati insieme da Air Berlin ed Etihad.Per gli aeroporti milanesi il 2015 è stato positivo in volumi di traffico, «soprattutto per la crescita di Linate e del comparto intercontinentale» ha detto Modiano. I numeri del sistema Sea sono cresciuti: 28,1 milioni i passeggeri trasportati (di cui 9 a Linate), con un aumento di traffico sia nel segmento intercontinentale che in quello internazionale.In un mondo complesso come quello del trasporto aereo i rischi sono sempre in agguato. Modiano ha riferito che gli attentati di Parigi hanno fatto perdere al sistema aeroportuale milanese «tre punti percentuali di crescita in 15 giorni». «Al 13 novembre Malpensa e Linate registravano una crescita (in volumi di passeggeri, ndr) del 10,5% rispetto allo stesso periodo del 2014, con un'accelerazione nelle prime settimane dopo Expo. Ma è durata poco: se non ci fosse stata Parigi, saremmo oltre il 10% di crescita, invece siamo al 6,7%». Questi dati «dicono che la situazione è delicata». Per questo la società sta «riflettendo» sulle previsioni di crescita per il 2016 e i prossimi anni: «Se non ci fossero stati gli attentati di Parigi avrei indicato una crescita di 7 milioni di passeggeri entro il 2020» perché «si partiva da una base più alta e con prospettive migliori. Ora abbiamo bisogno di qualche settimana per capire». Le stime finora indicavano 33-34 milioni di passeggeri a Linate e Malpensa nel 2020.Il presidente della Sea ha anche aggiornato sui colloqui con la Sacbo nella prospettiva di una fusione Milano-Bergamo: «Noi saremo pronti anche prima di maggio, ma le decisioni spettano agli azionisti».
È ragionevole pensare che sarà il nuovo sindaco a prendere in mano il dossier. Linate sarà anche oggetto di un massiccio piano di investimenti (415 milioni entro il 2020) che porteranno a un miglioramento di tutto il complesso delle infrastrutture, sia nello scalo sia nell'area circostante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.