Ha un nome e un cognome il responsabile degli spari contro un gruppo di ciclisti domenica scorsa a Peri (Verona), quando alcuni professionisti del team S.C. Padovani, di cui il team manager è l'ex velocista Alessandro Petacchi, è stato fatto oggetto di colpi d'arma da fuoco per strada. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Peri (Verona), si tratterebbe di un 25enne del posto il quale avrebbe esploso quei colpi per "futili motivi".
Qual è stato il movente
Sembra incredibile da credere ma, secondo quanto trapelato nelle ultime ore, l'uomo alla guida della propria auto che si trovava in fase di sorpasso sulla SS12 dell'Abetone e del Brennero, avrebbe estratto una pistola esplodendo due colpi per contrasti sulle manovre ma soprattutto una "marcata avversione verso tale categoria di sportivi". Le forze dell'ordine hanno analizzato i sistemi per la lettura delle targhe svolgendo, al contempo, un'intensa e capillare attività informativa sul territorio per risalire al responsabile del folle gesto. Sono risaliti così a un individuo che "odia" chi pratica il ciclismo e che, per questo motivo, si è sentito "autorizzato" a sparare.
I particolari decisivi
Gli inquirenti sono risaliti ad alcuni particolari dell'automobile usata dall'uomo che ha esploso i colpi: sarebbe di grossa cilindrata e di produzione tedesca, con un faro non funzionante, particolare decisivo che ha consentito di restringere il campo delle ricerche e passare al setaccio la mole di transiti registrati attraverso gli impianti di videosorveglianza comunali. Tra le cose più importanti ai fini dell'indagine l'individuazione dell'arma con cui ha l'uomo ha esploso i colpi, una pistola a salve, che il 25enne portava con sé e che è stata ritrovata dai carabinieri dentro l'auto, nascosta sotto il pianale del bagagliaio senza il tappo rosso obbligatorio.
Quali sono le accuse
È stato questo dettaglio a far sospettare, da subito, che la persona indagata avesse l'arma in modo non regolare e non per puro scopo ludico. Il 25enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Verona con le accuse per minaccia aggravata, porto di armi od oggetti atti ad offendere ed esplosioni pericolose.
Poche ore prima, questa mattina, il presidente della società S.C. Padovani, Galdino Peruzzo, aveva presentato alla stazione dei Carabinieri di Teolo (Padova) la denuncia relativa ai due colpi di pistola esplosi sabato scorso lungo la Strada Statale 12, in Valdadige, nei pressi di Dolcè (Verona).
"Un vero e proprio choc"
"È stato un vero e proprio shock per tutti i ragazzi", ha
spiegato al Giornale Alessandro Petacchi. "Quello che è successo domenica mattina è di una gravità inaudita che poteva avere un finale molto differente se solo quella pistola fosse stata armata di pallottole vere".