Cronaca locale

Arriva in ospedale in codice rosso. Ma dopo 8 ore di attesa muore

Era arrivato in ospedale lamentando un forte dolore al braccio. E' morto d'infarto dopo ore di attesa. Ora la salma dell'uomo è stata sequestrata e si attende l'autopsia per comprendere le dinamiche del decesso

Arriva in ospedale in codice rosso. Ma dopo 8 ore di attesa muore

Si reca in ospedale con un dolore alla spalla e, dopo ben otto ore di attesa, muore a causa di un infarto. È successo al Ruggi di Salerno, dove adesso si sta cercando di capire cosa possa essere accaduto.

Il codice rosso e l'attesa di 8 ore

Il fatto si è verificato giovedì 26 gennaio, quando un uomo di 68 anni è arrivato in ospedale autonomamente, viaggiando sulla propria auto. Trovato in leggero stato confusionale, il paziente ha riferito di un forte dolore alla spalla sinistra (non insorto dopo traumi). L'area interessata dal dolore, oltre a un tosse sospetta, hanno convinto gli infermieri del triage ad assegnargli un codice rosso. Erano le 19:31. L'uomo viene però visitato intorno alle 3:30, ben 8 ore dopo l'accesso. Troppo, quando si parla di un sospetto danno al muscolo cardiaco.

Nel corso della visita, i medici effettuano sul paziente diversi esami, oltre a un elettrocardiogramma, e gli esiti non sono incoraggianti. Gli enzimi cardiali vengono trovati oltre i valori di norma. Poi, durante l'esecuzione di una tac all'encefalo, insorge l'infarto, e il 68enne perde la vita. Alle 7:51 del giorno dopo vengono dunque firmati i documenti di dimissione per morte.

Una tragedia che ha profondamente colpito la famiglia dell'uomo, la quale ora intende vederci chiaro. Nel corso della giornata di ieri, venerdì 27 gennaio, il figlio dell'uomo si è rivolto alla polizia per sporgere denuncia. Un magistrato si è dunque presentato in ospedale, e la salma del 68enne è stata posta sotto sequestro. Necessari ora gli esami autoptici per risalire a eventuali responsabilità. La famiglia, ovviamente, punta il dito su quelle 8 ore di attesa in codice rosso.

Le indagini già in corso

Un'inchiesta è già stata avviata. Le autorità non hanno sequestrato solo il corpo del 68enne, ma anche la cartella clinica. Identificati, inoltre, tutti gli operatori sanitari presenti. Si cerca di capire se sono stati applicati tutti i protocolli del caso e le linee guida.

Gli esami effettuati sull'uomo, però, fanno pensare al peggio. Si teme che l'infarto fosse già in corso quando il paziente è entrato in pronto soccorso, e che le sue condizioni si siano aggravate durante la lunga attesa. La domanda fondamentale a cui rispondere è questa: l'uomo poteva essere salvato?

Solo l'autopsia potrà dare una risposta concreta, al momento ci sono delle ipotesi da verificare. Gli investigatori della Squadra mobile, intanto, stanno parlando sia con il personale dell'ospedale Ruggi che con i familiari del 68enne.

Il problema del sovraffollamento

Che molti ospedali italiani stiano facendo i conti con i problemi connessi al sovraffollamento e alla scarsità di personale è un dato di fatto.

Per quanto concerne il Ruggi, lo scorso novembre alcuni rappresentanti di Cittadinanzattiva e Medicina Democratica avevano scritto al prefetto Francesco Russo per denunciare una situazione di preoccupante sovraffollamento al pronto soccorso, registrata il 31 ottobre 2022.

In quell'occasione, ben 60 persone, oltre a 4 ambulanze, erano in attesa di una visita alle ore 20:30.

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