Cronaca locale

Ostia, la violenza choc del sudamericano: picchia la fidanzata incinta e le provoca l'aborto

Il 29enne ha aggredito la compagna con tanto di calci all'addome: la giovane ha subìto l'interruzione della gravidanza. L'uomo è stato arrestato ed è finito in carcere

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Ha dato sfogo a tutto la sua ira: si è scaraventato contro la ragazza incinta, l'ha picchiata senza avere alcuna consapevolezza delle sue azioni, l'ha presa a calci fino a provocare l'interruzione della gravidanza. Un episodio di una tale gravità che non può non provocare sgomento e indignazione. Una nuova potenziale vita che non ha visto luce a causa dell'ennesimo episodio di violenza su una donna che portava in grembo un bambino e che è stata privata della gioia di mettere al mondo la sua creatura. La vicenda è accaduta a Ostia, dove una donna ha subìto l'aborto contro la sua volontà dopo essere stata aggredita dal compagno che ora è stato arrestato.

I poliziotti sono intervenuti dopo aver ricevuto la segnalazione di una donna che stava scappando dal suo fidanzato perché la stava picchiando. A stretto giro gli uomini in divisa si sono recati sul luogo della segnalazione e hanno identificato la vittima che si trovava ancora nelle vicinanze. A quel punto la donna ha fornito la sua versione dei fatti e ha spiegato di aver dovuto fare i conti con le violenze del giovane di 29 anni di origini sudamericane, evidentemente non conscio dell'orrore perpetrato. Non solo: la 23enne italiana ha aggiunto che anche in altre occasioni l'uomo aveva adottato un atteggiamento del genere fino a maltrattarla dal punto di vista verbale e fisico. La conseguenza inevitabile? Uno stato d'ansia notevole che ha innescato così un cambio di abitudini nel suo normale stile di vita.

Il personale del 118 è stato messo al corrento della situazione; la donna è stata accompagnata all'ospedale più vicino ed è stata sottoposta alle cure mediche del caso. Proprio qui è stato accertato che il fidanzato l'aveva colpita più volte in diverse parti del corpo, con tanto di calcio all'addome, nonostante fosse a conoscenza del fatto che la ragazza si trovava in stato di dolce attesa da circa tre mesi. Purtroppo gli accertamenti sanitari hanno rivelato anche un altro esito dai contorni drammatici: la 23enne, in seguito all'ultima aggressione ricevuta, ha subìto pure un'interruzione della gravidanza. Perdendo così il bimbo che portava in grembo.

Le indagini serrate sono continuate nei giorni successivi fino a quando, precisamente il 29 marzo, l'uomo è stato rintracciato per poi essere condotto al carcere di Regina Coeli in esecuzione di un'ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma il 18 marzo scorso.

Il 29enne di origini sudamericane è gravemente indiziato del reato di maltrattamenti aggravati e di interruzione di gravidanza non consensuale.

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