
Attimi di paura al Politecnico di Milano. Nel pomeriggio, i vigili del fuoco sono intervenuti nella sede di via Mancinelli 7, all'interno del laboratorio di chimica, dove è divampato un incendio a seguito della rottura di un frigo contenente circa cinque grammi di sali di diazonio, che potrebbero provocare un'esplosione. I locali e il personale sono stati evacuati e l'area è stata messa in sicurezza. Sul posto, oltre agli uomini del nucleo Nbcr del comando della capoluogo meneghino, sono presenti anche gli artificieri dei carabinieri, che si dovranno occupare di far brillare il macchinario.
Attorno alle 16.00, i vigili del fuoco hanno fatto sapere che sono iniziare le operazioni di bonifica del frigorifero, che verrà poi fatto saltare. I sali conservati al suo interno, composti organici derivati da ammine aromatiche, devono essere mantenuti costantemente a una temperatura massima di quattro o cinque gradi e possono essere esplosivi, soprattutto allo stato solido, e potrebbero rilasciare azoto gassoso. La sostanza è stata fatta brillare attorno alle 17.20. A quel punto, i vigili del fuoco del reparto Nbcr hanno proceduto all'aerazione e al recupero dei materiali presenti nel laboratorio dove è avvenuto l'incendio.
Questo è stato il secondo incidente in poco più di una settimana nella sede del Politecnico di
via Mancinelli. Il 3 giugno scorso, infatti, una ricercatrice di 54 anni è rimasta gravemente ferita alla mano sinistra, perdendo il pollice, dallo scoppio di un'ampolla mentre maneggiava acido ipofosforoso e sali di azoto.