"Pass scaduto in Ztl". Ma le multe erano del padre morto

In realtà le sanzioni sarebbero da legare al papà del protagonista della vicenda ormai defunto da mesi, che utilizzava lo scooter del figlio con un pass Ztl scaduto

"Pass scaduto in Ztl". Ma le multe erano del padre morto
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Si è visto recapitare una serie di multe per aver circolato in Ztl con un pass scaduto, ma non era lui il responsabile delle infrazioni: ad aver compiuto la violazione sarebbe stato invece il padre, defunto dallo scorso mese di novembre e dal quale il protagonista di questa assurda vicenda ha ereditato il debito nei confronti del comune. Il problema principale è che nessuno gli ha mai fatto presente la situazione, né è mai arrivata alcuna comunicazione, per cui l'uomo, Valerio Simeone, si trova a dover pagare una serie di sanzioni accumulate senza sapere se ne seguiranno altre in futuro.

Il papà, che da oltre 40 anni abitava in via Mazzini a Pescara, era solito utilizzare lo scooter del figlio per i suoi spostamenti quotidiani: purtroppo l'anziano non si era accorto che il pass Ztl fosse scaduto. L'uomo è deceduto il 24 novembre del 2023, e dal mese di dicembre Valerio si è visto recapitare una raffica di multe, una dietro l'altra, per delle infrazioni che non aveva commesso. Solo dopo qualche tempo ha compreso finalmente quale fosse il problema, anche perché nessuno, come da accordo, ha mai comunicato l'approssimarsi della scadenza del pass.

"Finora me ne hanno inviati cinque, tutti da 80 euro ciascuno, ma per quel che ne so potrebbero arrivarne altri, perché non sono a conoscenza degli spostamenti di mio padre e della data fino alla quale ha utilizzato lo scooter", ha raccontato l'uomo a Il Messaggero.

Quella dei pass Ztl scaduti è un'annosa questione a Pescara, e già lo scorso anno esplose un problema dovuto alla raffica di multe giunte agli abitanti del centro storico senza alcun preavviso. Il comune aveva tentato di correre ai ripari concedendo più tempo ai ritardatari, ma anche quest'anno i problemi non sembrano alle spalle.

In particolare sembra che l'origine della questione sia da ricercare nel passaggio di consegne tra la polizia municipale e Pescara Multiservice, società che si occupa anche del servizio di rinnovo degli abbonamenti di accesso e transito nelle Ztl. Vero è che nei tagliandi la scadenza è segnalata, ma per evitare disguidi da marzo 2023 è stata introdotta una nuova regola che prevede di avvisare i residenti della scadenza del tagliando con un mese di anticipo. Ciò che non è avvenuto in questa circostanza.

"Io non ho ricevuto nulla", denuncia Simeone, "eppure, gli uffici preposti sono in possesso di una mole enorme di nostri dati, che ci hanno richiesto per fare questo benedetto permesso. Dati personali, email, telefoni e quant’altro, eppure non ho ricevuto alcun avviso, un promemoria che i ricordasse della scadenza".

Inutile lamentarsi, spiega l'uomo: "Si sono limitati a rispondere che hanno avuto qualche disguido nell’invio delle mail". "E tra l’altro, è anche stravagante il fatto che la durata del permesso sia di un solo anno. Non è un sistema normale, stiamo parlando di persone che devono poter uscire e tornare a casa come tutti gli altri cittadini", considera ancora.

"Se c’è anomalia nel sistema di invio delle mail si devono attivare e risolvere. Mi hanno detto che stanno cambiando il sistema, ma quello che so è che intanto dovrò pagare, sperando che non ne arrivino altre", conclude con amarezza.

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