Cronaca locale

Rimaste in balìa del padre orco dopo la morte della mamma: sorelline abusate per anni

Le indagini sono partite dopo che la più piccola delle sorelle si è sfogata con un'amica. Per anni il padre adottivo avrebbe approfittato di loro. L'uomo ora è ai domiciliari

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Una storia terribile quella che ha avuto come protagoniste due sorelline di Milano, abusate sessualmente per anni dal padre-orco cui erano state affidate. Le piccole erano rimaste da sole con lui dopo che la madre era deceduta, e da allora per loro era iniziato un vero e proprio inferno. A distanza di anni si continua ancora a parlare di questa triste vicenda, perché il processo è ancora in corso.

Sorelline arrivate dal Sudamerica

Secondo quanto riportato da Il Giorno, che ha seguito il caso, le sorelline erano arrivate in Italia dal Sudamerica dopo essere state adottate da una coppia italiana. Le bambine avrebbero dovuto trovare un futuro sereno e felice a Milano, beneficiando delle cure dei nuovi genitori, ma così non è stato.

Morta la madre adottiva per malattia nel 2012, le due erano rimaste con il padre, che si era trasformato in un vero e proprio orco. L'accusa parla di anni ed anni di molestie e di abusi sessuali subiti da entrambe da parte dell'uomo che invece avrebbe dovuto proteggerle. Un incubo durato per troppo tempo, e che ha visto la sua conclusione quando la più giovane delle sorelle, ormai una ragazza, ha trovato il coraggio di confidarsi con un'amica, che l'ha poi convinta a denunciare.

Ascoltato il racconto della giovane, le forze dell'ordine si sono attivate per indagare sulla vicenda, e le intercettazioni ambientali hanno effettivamente confermato le violenze. L'attività investigativa, condotta sotto il coordinamento del pubblico ministero Giovanni Tarzia, ha quindi portato all'arresto del padre adottivo delle due ragazze. L'uomo, un 58enne, condivideva ancora l'abitazione con le giovani e le intercettazioni hanno portato alla luce le molestie a cui le sottoponeva.

Nei confronti del soggetto è scattata la misura degli arresti domiciliari nel novembre del 2022 e dal momento che non poteva più vivere insieme alle giovani, l'uomo ha dovuto trasferirsi in un'altra casa. Il 58enne deve inoltre indossare il braccialetto elettronico. Per le due ragazze, ora ventenni, resta da affrontare il processo che vede il loro padre adottivo imputato.

L'uomo ha chiesto il rito abbreviato

A quanto pare il 58enne ha chiesto il rito abbreviato, nella speranza di ottenere lo sconto di un terzo della pena. Dovrà presentarsi in aula a marzo per l'udienza che lo vedrà sul banco degli imputati. In sede di dibattimento si discuterà anche in merito al risarcimento che spetta alle ragazze e alla divisione dell'eredità della madre deceduta.

Le giovani adesso vivono in strutture protette.

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