Cronaca locale

Roma non è per giovani: ecco perché

Il report stilato da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita divisa per fasce d'età evidenzia le difficoltà che incontrano nella provincia di Roma gli under 35

Roma non è una provincia per giovani: ecco perché

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Strano a dirsi. Nonostante la grande storia, l’architettura, la cultura e l’effervescente vita notturna Roma è una delle cinque città peggiori per qualità di vita per i giovani fra i 18 e i 35 anni. Il risultato è emerso dalla classifica, giunta alla sua terza edizione, stilata da Il Sole 24 Ore, sulla qualità di vita delle province italiane. La Capitale si piazza al 104esimo posto sulle 107 province prese in esame.

Diversi i valori che influiscono sulla poco lusinghiera posizione in classifica di Roma. Tra questi vi è il valore degli affitti (107° posto), con un'incidenza di oltre il 75% sul reddito medio. Vi è, poi, il fattore lavoro. Il 14,5% della popolazione giovanile di Roma e provincia, quella fra i 15 e i 34 anni, in base ai dati Istat dello scorso anno non ha un impiego. E questo nonostante la Capitale sia all'8° posto generale per numero di laureati. Inoltre ben il 21,8% dei giovani dai 18 ai 35 anni non studia e non lavora (sono i cosiddetti Neet). A completare il quadro vi è quasi un 8% che ha un impiego ma non è soddisfatto della propria occupazione.

I giovani under 35 che si sposano sono 2,6 su 1000 abitanti contro i 3,3 della media. Altra nota dolente è quella che riguarda le aree sportive: si stima che ci sia solo uno 0,1 metri quadrati per ogni residente con una età compres fra i 18 e i 35 anni.

Non solo notizie negative. Perché lo scenario cambio quando si parla di qualità della vita dei più piccoli, quelli dagli 0 ai 10 anni. In questo caso Roma scala la classifica generale della qualità della vita relativa alla fascia dei bambini in modo deciso. La Capitale raggiunge la 24esima posizione, dall'82esima in cui si trovava lo scorso anno.

Quando si parla di servizio mensa Roma è al primo posto della classifica generale. Vi è un motivo specifico: l'incidenza della retta sui redditi è la più bassa in Italia. Questo dato è emerso dal report 2022-23 stilato da Cittadinanzattiva. Decisamente buona la situazione anche riguardo la qualità dei pediatri (9° posto) e la spesa per i servizi e interventi sociali dedicati all'infanzia (9° posto). Situazione sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno per quanto riguarda altri dati come quelli sui metri quadrati di verde attrezzato e i giardini scolastici e gli edifici scolastici dotati di palestra e di mensa.

Decisamente peggio vanno, invece, le cose agli anziani. Il report de Il Sole 24 Ore registra un crollo della qualità della vita per chi ha più di 65 anni. Lo scorso anno la Capitale si era piazzata al quarto posto mentre oggi si trova al 32esimo. Roma figura al settimo posto per le spese di assistenza domiciliare, al 23esimo per la presenza di medici geriatri e al 25esimo per il trasporto di anziani e disabili.

Per quanto riguarda i posti disponibili nelle Rsa, in base a dati raccolti a maggio 2023, Roma si attesta all'82esimo posto.

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