Cancello distrutto e siringhe contro gli agenti: nel bosco della droga arrestati due africani

Con flessibile e martello, hanno scardinato il lucchetto della cancellata della stazione di Rogoredo. Il nigeriano ha puntato le siringhe contro gli agenti

Cancello distrutto e siringhe contro gli agenti: nel bosco della droga arrestati due africani
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Altro che percezione e sensazionalismo: a Milano il problema dell'insicurezza è sempre più un'emergenza, e ogni giorno si manifesta specialmente per le strade della città. Una delle attività finite sotto la lente di ingrandimento degli agenti è quella dello spaccio di stupefacenti nell'area ferroviaria di Rogoredo. I controlli degli uomini in divisa hanno permesso di incastrare due nigeriani, irregolari e con precedenti per reati contro il patrimonio, che hanno manomesso e scavalcato la cancellata; uno di loro - non soddisfatto per quanto fatto fino a quel momento - ha poi minacciato i poliziotti durante le verifiche del caso.

Il cancello, che delimita l'area del bosco della droga, è stato pensato per impedire il transito dei tossicodipendenti verso una sottostazione di RFI e da lì verso l'area di spaccio adiacente la linea ferroviaria. Gli atti vandalici hanno fatto scattare i rilievi degli agenti: grazie all'appostamento, all'osservazione e al monitoraggio dell'intera area, è stata accertata un'azione incessante di scavalcamento e danneggiamento delle strutture a presidio della zona.

Il piano dei malviventi era chiaro: aggirare l'ostacolo e introdursi all'interno dell'area interdetta per rifornirsi di sostanze stupefacenti. Gli accertamenti investigativi hanno incastrato due stranieri che, nella tarda serata di lunedì, hanno manomesso la struttura: armati di un flessibile e di un martello, hanno voluto infrangere un lucchetto apposto a chiusura della cancellata (più volte riparato nei giorni precedenti dal personale di RFI, sempre per gli stessi atti vandalici) e così sono riusciti a scardinarlo. Le immagini catturate dagli impianti di videosorveglianza non hanno lasciato spazio a dubbi: il senegalese di 49 anni e il 29enne nigeriano sono stati identificati.

I poliziotti hanno fermato i due la mattina del 5 agosto; da lì è partita la denuncia a piede libero per il reato di danneggiamento aggravato. Il cittadino senegalese ha ammesso la propria responsabilità agli agenti, dichiarando di avere agito per la necessità di procurarsi la sostanza stupefacente. Invece il nigeriano si è ribellato ed è passato all'attacco: durante le fasi del controllo e di allontanamento dall'area, ha provato a sottrarsi al controllo e ha minacciato gli uomini in divisa con alcune siringhe raccattate in terra. Dopo una breve colluttazione è stato bloccato e ammanettato: lo straniero, privo di documenti, sarà sottoposto a rito per direttissima per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Rogoredo, da anni al centro delle cronache per lo spaccio e la marginalità sociale che vi ruota attorno, resta uno dei punti caldi del

capoluogo lombardo. Le forze dell'ordine continuano a presidiare l'area con pattuglie, agenti in borghese e controlli mirati. Mentre c'è chi, in politica, minimizza il tutto e parla di mera percezione da parte dei cittadini.

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